L’Italia è seconda per i fondi dello Sme Instrument dedicato alle Piccole e medie imprese, alle spalle della sola Spagna: ha ricevuto 82 milioni in un triennio. Milano è la provincia più dinamica, Bologna incalza Roma
(Da La Repubblica)
Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte: ogni cento euro di finanziamenti europei per ricerca e innovazione che partono verso la Penisola a favore delle Piccole e medie imprese, ben settanta prendono la via di quelle Regioni. E’ il dato che emerge dal rapporto di Aster, società della Regione Emilia Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale, presentato durante l’evento “L’Europa premia l’innovazione”: negli ultimi 3 anni (2014-2016) le Pmi di quei territori si sono aggiudicate il 70% degli 82 milioni di euro erogati attraverso lo SME Instrument.
“In Italia – ha sottolineato Paolo Bonaretti, direttore generale di Aster, in una nota di presentazione del rapporto – abbiamo imprese in grado di fare buoni progetti innovativi e ottenere i finanziamenti per portarli avanti. Un dato sicuramente positivo sono le buone performance delle start up innovative, che rappresentano il 21% delle Pmi beneficiarie dello Sme Instrument, segno che il fenomeno start up è rappresentato da imprese con concrete capacità progettuali e in grado di affrontare le sfida del mercato e la competitività europea”.
La palma della regione più attiva per numero di progetti finanziati va alla la Lombardia, con 104 progetti (119 beneficiari), seguita da Emilia-Romagna con 63 progetti (67 beneficiari), Lazio con 42 progetti (48 beneficiari), Toscana con 23 progetti (24 beneficiari) e Veneto con 18 progetti (18 beneficiari). Le regioni con meno progetti finanziati sono state l’Abruzzo (5), il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia e la Sardegna (4). Ultima con 3 progetti la Valle d’Aosta. Scendendo geograficamente a livello di povincia, Milano (59 beneficiari) conferma la sua leadership e Roma insegue (42) incalzata da Bologna (38). Tra le province di medie dimensioni si distingue Reggio Emilia, che con 13 soggetti beneficiari è al quinto posto dopo Torino (17). Pisa, prima provincia del Centro, ha 10 imprese beneficiarie ed è al settimo posto insieme a Monza Brianza. Al sesto posto troviamo Brescia (11) e al nono Bergamo e Varese, entrambe con 8 beneficiari. Cosenza, 11° a livello nazionale, è la prima provincia del Sud per numero di soggetti che hanno beneficiato dei finanziamenti UE per ricerca e innovazione. Stessi numeri della provincia calabrese si registrano anche a Genova e Pavia. Guardando invece agli ambiti di applicazione di questa ricerca, vincono i trasporti (67), quindi le nanotecnologie (60) ed infine l’efficienza energetica (58). Venendo infine al raffronto continentale, all’Italia è andato il 10 per cento circa degli 800 milioni di euro messi in moto dall’Ue. La Spagna primeggia sia per numero di progetti approvati (432) sia per numero di beneficiari (451). Al secondo posto l’Italia che con 326 progetti (e 378 beneficiari) supera l’Inghilterra (282 progetti, 298 beneficiari) e la Germania (157-171). Nella classifica, i primi 6 paesi europei (Spagna, Italia, UK, Germania, Francia e Olanda) si spartiscono il 67% dei fondi totali.