Il Presidente della Categoria Edili Confartigianato Metropolitano di Venezia Paolo Fagherazzi: “Un accordo atteso e importante, che favorirà il rilancio del settore”. In provincia di Venezia ci sono 629 aziende e quasi 2mila addetti
“Il nuovo Contratto Collettivo Regionale di settore aiuterà il rilancio del settore edile veneziano. Strategiche e giuste le scelte di puntare sulla green economy, le ristrutturazioni, la formazione e la sicurezza dei lavoratori, agevolando anche il reinserimento di coloro che hanno perso il lavoro”. Questo, il commento a caldo del Presidente della Categoria Edili Confartigianato Metropolitano di Venezia Paolo Fagherazzi, sul rinnovo del Contratto Collettivo Regionale di settore firmato recentemente tra la Confartigianato del Veneto e le Organizzazioni Sindacali regionali. Una novità, che interesserà in provincia di Venezia 629 aziende per un totale di 1743 addetti. Il nuovo articolato infatti punta a dare un nuovo impulso al settore, con particolare attenzione a 3 ambiti ritenuti strategici: il reinserimento di chi ha perso il lavoro, una maggior sicurezza nei cantieri e la possibilità di essere più competitivi nelle nuove nicchie di mercato.
Riguardo al mercato del lavoro l’accordo, oltre ad incentivare la formazione nei settori della green economy e delle ristrutturazioni, interviene anche in materia di contratti a termine e di apprendistato professionalizzante per i disoccupati, prevedendo trattamenti economici vantaggiosi per tutto il periodo di apprendistato, terminato il quale ci saranno sul mercato maestranza ancora più formate. Sul versante sicurezza, invece, il contratto collettivo prevede più formazione, con una razionalizzazione delle attività che, d’ora in poi, saranno finanziate da Edilcassa Veneto e, tra queste, ci saranno quelle legate alle attività di primo soccorso, prevenzione incendi e altri corsi obbligatori, precedentemente finanziati con le risorse del Fondo per la formazione professionale edile (Fondo 0,20%).
“E’ un accordo atteso e importante, che guarda al futuro della categoria – prosegue Paolo Fagherazzi Presidente Categoria Edili Confartigianato Metropolitano di Venezia -. Formazione e sicurezza sono i pilastri fondamentali della competitività nel nostro settore, ma altrettanto importante, in questo momento economico è la possibilità che si è voluta dare a coloro che sono rimasti senza lavoro per essere reinseriti nel sistema produttivo agevolando il percorso formativo con particolari vantaggi economici”.
Geograficamente le aree con maggior concentrazione di imprese legate all’edilizia sono quelle del Veneto Orientale e del comune di Venezia dove si trova il 70% delle attività (indicativamente il 35% per area). A Chioggia, per citare un grande comune, il dato s’attesta al 5% sul totale delle attività presenti in provincia di Venezia. Riguardo la nazionalità dei lavoratori dipendenti occupati nel settore edile, il comparto parla straniero: la percentuale di lavoratori non di origine italiana si attesta sul 40%, mentre il 15% delle aziende ha un titolare non italiano. La dimensione media di un’azienda edile in provincia di Venezia è di 2,7 addetti, media lievemente più bassa del dato regionale che si attesta a 2,87. e che si applica alle aziende artigiane e alle piccole imprese del settore edilizia ed affini.