I pasticceri padovani si ribellano contro quella che sentono come concorrenza sleale. L’oggetto della disputa sono i dolci di carnevale che in questa regione sono detti galani o crostoli e che a seconda delle zone in Italia si chiamano anche chiacchiere, cenci, frappe o bugie. E, a proposito di bugie, sarebbero proprio frottole – accusano i pasticceri – quelle che i prodottori industriali propinano ai clienti di negozi e supermercati. Insomma una competizione sul mercato viziata da due punti di vista. Da una parte perché utilizzando materia prima di qualità inferiore (in particolare gli artigiani puntano il dito sull'olio) l’industria può vendere i galani a un prezzo che è praticamente un decimo del prodotto artigianale: si arriva a 45 euro al chilo in pasticceria e ci
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A novembre 2015 (decreto n.83 dell’11/11/2015), il Ministero dei beni culturali aveva nominato la commissione incaricata di esaminare le domande pervenute al Ministero dalle imprese che hanno partecipato al “bando pubblico per l’acquisizione della qualifica di restauratore” del 22 giugno 2015. La commissione di valutazione era composta da 5 esperti tra cui dirigenti ed ex dirigenti del Ministero dei Beni culturali e docenti universitari. Il termine per concludere l’istruttoria era stata fissato in un primo momento al 31/05/2016 e successivamente prorogato al 31/07/2016. A luglio 2016 con decreto della Direzione Generale Educazione e Ricerca il termine di conclusione è stato ulteriormente prorogato al 30/06/2017. A quattro mesi dalla scadenza del termine per l’istruttoria delle imprese che hanno richiesto la qualifica di restauratore apprendiamo solo ora
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“Salvaguardare il tessuto economico di un territorio vuol dire qualità migliore della vita, soprattutto per le fasce più deboli come gli anziani, vuol dire garantire più sicurezza per la collettività e creare meno aree e zone depresse e quindi a rischio. Ha regione il presidente della Confcommercio Zanon, serve un'azione corale da parte di tutti i sindaci Metropolitani: la politica ha l'obbligo di agire, prevenire, aiutare, non può pensare solo di tamponare le emergenze o peggio far finta di non vederle”. A dirlo è il presidente della Confartigianato Metropolitana Città di Venezia Salvatore Mazzocca, che appoggia in pieno i temi portati alla ribalta dal presidente regionale della Confcommercio Massimo Zanon sulla difesa delle attività commerciali di vicinato che, peraltro, sono anche attività artigiane (panificatori, pasticceri,
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Dopo il Diesel-gate sta per esplodere il Tir-gate, e all'orizzonte si sta preparando una delle più pesanti class action di categoria mai fatte dagli autotrasportatori veneziani. Nel mirino c'è un cartello di multinazionali che ha manipolato i prezzi dei tir. Lo scandalo è emerso quest'estate, quando la Comunità europea ha inflitto una multa record di 2,9 miliardi di euro ad alcuni tra i maggiori marchi mondiali di produttori di mezzi pesanti. Dal 1997 al 2011, ha rilevato e sanzionato la Commissione europea per la Concorrenza, un cartello tra i maggiori costruttori di veicoli commerciali s'è accordato sottobanco per spingere all'insù il prezzario lordo dei veicoli. Le aziende, secondo l’Antitrust Ue, si sarebbero messe d’accordo sui prezzi dei camion e sulle tecnologie anti-emissioni da adottare. “La multa
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Per la neo presidente di Donne Impresa Confartigianato, Daniela Rader, “senza impresa non c’è futuro. In Italia permangono ancora sacche di pregiudizio verso il lavoro femminile, ma se sei brava il mercato ti premia”. La crisi economica non conosce genere e costringe ogni giorno l’intero tessuto imprenditoriale italiano a mettersi in gioco, a reinventarsi. E per le donne imprenditrici la sfida è doppia: bisogna conciliare lavoro e vita privata, bisogna lottare contro i pregiudizi di genere. Parola di Daniela Rader, neo presidente di Donne Impresa Confartigianato. Pochi giorni fa è stata eletta alla presidenza di Donne Impresa Confartigianato. Quali sono i punti cardine del suo programma? Il nostro obiettivo consiste nel far emergere la specificità delle imprese guidate da donne nell’attività di Confartigianato. Daremo il nostro contributo di
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A supporto di una massima diffusione il sito del Ministero dello Sviluppo Economico pubblica le nuove pagine dedicate agli strumenti attuativi del Piano nazionale Industria 4.0. Un insieme di misure organiche per favorire gli investimenti in innovazione e capacità competitiva delle imprese e per potenziare quelle misure già in atto da tempo che si sono rivelate efficaci. Qui potete scaricare il Piano Nazionale Industria 4.0 L’Italia è un grande Paese industriale. Le nostre imprese manifatturiere rappresentano il motore della crescita e dello sviluppo economico, con la loro capacità di produrre ricchezza e occupazione, alimentare l’indotto e le attività dei servizi, contribuire alla stabilità finanziaria, economica e sociale. Creare un ambiente favorevole alle imprese risponde quindi a un preciso interesse pubblico. La politica industriale è tornata al centro
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Il Ministero dello Sviluppo Economico – con nota del 20 gennaio scorso - ha ribadito che, a norma dell’art. 1 della legge n. 1 del 1990 l’estetista, in possesso della prevista qualificazione professionale, può fare legittimamente uso nello svolgimento della propria attività in via esclusiva degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico ricompresi nell’elenco delle apparecchiature elettromeccaniche ad uso estetico, di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della salute, 15 ottobre 2015, n. 206, che ha modificato il precedente decreto interministeriale 12 maggio 2011, n. 110. Il MISE ha ricordato infatti che tale Decreto ha previsto l’inserimento tra le apparecchiature consentite all’estetista del dermografo per micropigmentazione, cui è dedicata la scheda tecnico-informativa n. 23, nella quale viene espressamente disposto che
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La società Noleggio Subito, senza alcun vincolo, ha presentato una proposta relativa al noleggio lungo termine di automobili, mezzi aziendali e attrezzature, a condizioni riservate per gli associati. Qui l'offerta riservata ai soci dell'Associazione Artigiani della Riviera del Brenta Proposta Società Noleggio Lungo termine
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Nel 2016 si contano 1.227 nuove aziende a fronte di 1.393 cessazioni. Nel veneziano restano attive 19.120 imprese artigiane. Il presidente Mazzocca: “L'epoca dell'artigiano solitario è finita, bisogna fare rete, squadra, consociarsi; questa è l'unica strategia che può consolidare la competitività di un'impresa”. “La crisi continua a mordere, ma il sistema artigianato nella nostra provincia tiene”. A dirlo è il presidente della Confartigianato Metropolitana Città di Venezia Salvatore Mazzocca, che davanti ai dati 2016 di Movimprase su aperture e chiusure commenta così una situazione “non drammatica ma difficile”. Dai dati elaborati per l'anno appena concluso risulta che in 12 mesi in provincia di Venezia hanno chiuso 170 aziende artigiane. Ci sono state 1.227 nuove iscritte a fronte di 1.393 cessazioni. Dati che vedono comunque attive in provincia
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Un vuoto dagli effetti preoccupanti non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche economico e sociale. Sono queste le conseguenze della soppressione del Tribunale di Bassano, a seguito della riforma giudiziaria del 2012, e che ora le Confartigianato delle province di Vicenza e della Marca Trevigiana intendono nuovamente denunciare. Appesantimento delle procedure a Vicenza, aumento delle prescrizioni (con gravi danni erariali e sociali) e poca certezza del diritto sono solo alcune delle conseguenze di una scelta che pesa anche sulle imprese e ostacola la competitività del territorio. “Di qui la decisione - spiega Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza - di inviare una lettera aperta proprio al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che abbiamo predisposto coinvolgendo anche le associazioni contermini (Marca Trevigiana, Asolo Montebelluna e
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