Month : febbraio 2021

La Regione Veneto, l’Unioncamere del Veneto – soggetto gestore del Bando – e le Camere di Commercio venete finanzieranno un Bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle imprese di specifici settori la cui operatività, per effetto del DPCM 3 novembre 2020. L’ammontare delle risorse disponibili sarà  pari ad € 18.365.921,05 (di cui euro 17.365.921,05 di provenienza Regionale ed euro 1.000.000,00 dalle Camere di commercio del Veneto). Beneficiarie del Bando potranno essere le imprese del territorio appartenenti alle seguenti categorie economiche: filiera eventi (congressi, matrimoni, cerimonie,…); ambulanti con posteggi in aree di eventi, stadi (cosiddetti fieristi); filiera trasporti persone; filiera sport, intrattenimento, parchi divertimento e tematici (incluse le attività dello spettacolo viaggiante); filiera attività culturali e spettacolo; commercio al dettaglio di abbigliamento ed esercizi all’interno di centri o parchi commerciali, la cui attività è stata sospesa per effetto

Intervento del Presidente Pietrella alla Camera: “nel Recovery Plan servono interventi per rilanciare il settore”. Con un calo di fatturato di 16,9 miliardi di euro e 10,7 miliardi di esportazioni, il settore è in ginocchio e risulta tra i più colpiti dalla pandemia. Urgono interventi mitrati e forti per rilanciare il made in Italy nel mondo, ad alta vocazione artigiana. Questo è quanto espresso dal Presidente di Confartigianato Moda Fabio Pietrella, intervenuto in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera sul Piano nazionale ripresa e resilienza. “Le nostre imprese – ha spiegato – hanno necessità di un sostegno, anche in forma di decontribuzione, per far fronte ai costi legati a ricerca e sviluppo, alla digitalizzazione delle collezioni e alla formazione del personale”. In particolare per le

MANCATA TRASMISSIONE DEI CORRISPETTIVI – SANZIONI - In questo contesto si deve tener conto del nuovo quadro sanzionatorio indicato nella legge di Bilancio 2021, che obbliga la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi. In caso infatti di mancata trasmissione, è applicata una sanzione fissa di 100 euro per ogni violazione a condizione che sia stato rispettato l’obbligo di memorizzazione e la trasmissione dei dati e che questo non abbia inciso sulla regolare trasmissione del tributo poiché il non tramettere la fattura telematicamente equivale alla mancata emissione. Nel caso però che questo avvenga per un malfunzionamento dei server o per cause altre non imputabili all’esercente lo stesso deve comunque provvedere alla conservazione in archiviazione sostitutiva di un’apposita stampa riepilogativa dei documenti “rigettati” e all’annotazione, su apposito registro di