L’Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta”, interviene sulla questione dei premi dell’autoliquidazione che interessano ad ora 550 aziende iscritte, chiedendo modifiche e un intervento immediato a Ministero e Inail. A sollevare il problema sono direttamente il presidente Luca Vanzan e il segretario Giorgio Chinellato.
“Ci sono – spiega Chinellato – in questo momento, delle criticità esistenti nella gestione dei rapporti di lavoro. Si tratta, di intralci e disguidi burocratici che creano grossi problemi operativi e gestionali agli imprenditori e a chi li assiste, come le associazioni di categoria
come la nostra”. Chinellato va al cuore del problema .“Per l’Inail – spiega – per quanto riguarda la gestione dell’autoliquidazione dei premi è necessario avere le nuove basi di calcolo che sono state consegnate in ritardo, nonostante questa operazione dovesse
concludersi entro il 31 marzo 2019. E’ necessario rivedere perciò le modalità di rateazione”. Chinellato e Vanzan sottolineano come, l’Inail abbia ha pubblicato sul proprio portale solo il 2 maggio 2019 un opuscolo informativo, che illustra la revisione delle tariffe
disposta dalla legge di bilancio 2019. Da ciò emerge un quadro ulteriormente complicato, anche perché della annunciata riduzione dei tassi non tutti potranno usufruirne ed essere agevolati.
”E’ stato abolito – spiega Chinellato – lo sconto del 15.81% (che per il 2019 avrebbe dovuto scendere al 15,24%). Quindi a parità di tasso un’azienda sarà chiamata a pagare di più rispetto all’anno scorso, situazione questa che suscita molta perplessità e malcontento tra i
nostri assistiti. In questo contesto è più che evidente che le aziende che non hanno ricavato benefici dalla revisione e si troveranno a dover pagare la metà del premio al 16 maggio, potrebbero dover optare per un rateizzo in più rate. Ma in questo caso, si dovranno scontrare con la tempistica amministrativa, che lascia all’istituto venti giorni di tempo per accettare o meno la richiesta”.
”In ogni caso – chiarisce Chinellato- anche coloro che le hanno già ricevute avrebbero
difficoltà dal momento che, in caso di silenzio rifiuto, non si potrebbe neppure ripiegare su quello in 4 rate perché, primo l’importo della rata versata, calibrato sul numero di rate richieste, sarebbe insufficiente e, secondo, perché ormai si sarebbe fuori termine”.
Precise le richieste finali che, dati alla mano, riguardano circa 550 aziende iscritte all’Associazione Artigiani della Riviera del Brenta. “Sarebbe stato utile -concludono Vanzan e Chinellato – che l’Inail, da un lato ripristinasse le quattro rate dell’usuale rateizzo
modificandone però la ordinaria periodicità (ad esempio giugno agosto ottobre dicembre) e, dall’altro modificasse, per questa particolare autoliquidazione, le procedure di concessione del rateizzo in 12 rate, accelerandone l’iter procedurale”.