“Il comparto calzaturiero artigiano della Riviera del Brenta è tornato alla normalità e cioè ai livelli di produzione sostanzialmente precedenti all’emergenza generata dalla pandemia Covid 19”. Lo spiegano Adriano Agostini capo categoria del settore moda abbigliamento e calzature dell’Associazione Artigiani e Piccola Impresa Città della Riviera del Brenta e il segretario dell’Associazione Giorgio Chinellato.
“Con i primi mesi del 2023 – sottolinea Agostini – stiamo registrando una diminuzione di ordinativi rispetto al 2022 di circa il 20 %. Il 2022 si era caratterizzato per essere stato il primo anno di fatto con limitazioni legate al covid in via di esaurimento. Il 2022 insomma è stato l’anno dopo il 2020 e il 2021, in cui c’è stato un sostanziale ritorno alla normalità per i mercati e nella vita di tutti i giorni. Questo ha indotto di fatto ad un surplus acquisti causato dal crollo degli ordinativi dei 2 anni precedenti. Nel 2022 non si sono registrate pause stagionali insomma (quelle che di consuetudine si verificano a marzo e settembre), ma si è lavorato in modo ininterrotto per tutto l’anno. Quest’anno invece il ritmo degli ordinativi è tornato alla normalità quando cioè fra una stagione e l’altra si assiste ad una fisiologica pausa produttiva”.
Ecco che si è tornati all’utilizzo in qualche azienda dell’ammortizzatore sociale della cassa integrazione, precisa l’Associazione, mentre in qualche caso sono state fatte fare ai dipendenti le ferie che si erano accumulate. Ad utilizzare questi strumenti sono stati prevalentemente tacchifici e suolifici di piccole e medie dimensioni. “In questo periodo post covid – conclude Adriano Agostini – a generare ordinativi è stato soprattutto il mercato estero. La produzione di calzature in Riviera si caratterizza prevalentemente per scarpe da donna di altissima qualità. Il mercato italiano ha ripreso, ma nei nostri target di clientela non è quello prevalente, anche se ci aspettiamo anche qui una aumento degli ordinativi”.