Il tariffario aggiornato per le operazioni di competenza degli Uffici provinciali della Motorizzazione Civile, entrato in vigore oggi, sta causando notevoli disagi agli automobilisti ed alle imprese di revisione. Infatti, gli aumenti previsti di 1,20 euro in favore dello Stato da imputare nei relativi bollettini, interessano anche le revisioni effettuate presso le officine private autorizzate ex art 80 del Codice della strada, nonostante recenti, contrarie precisazioni della Direzione Generale della Motorizzazione.
Da questa mattina si stanno verificando frequenti interruzioni nei collegamenti tra i centri privati ed il CED della Motorizzazione, che impediscono di fatto l’effettuazione della revisione. Le Organizzazioni di categoria di Confartigianato, Cna e Casartigiani denunciano, nella circostanza, l’atteggiamento ambiguo e contraddittorio della Direzione Generale della Motorizzazione. L’Amministrazione infatti, da un lato, ha sempre negato di affrontare in maniera organica la pressante richiesta di adeguare le tariffe delle revisioni, ferme dal 2007, anche a fronte dei notevoli investimenti effettuati dalle imprese per il nuovo protocollo di comunicazione MCNet2, e dall’altro, ha, invece, trovato il modo di garantire maggiori introiti per le casse dello Stato, attraverso disposizioni dell’ultima ora che stanno provocando disagi agli utenti e sconcerto tra gli addetti ai lavori.
“Lo Stato, in tema di revisioni auto, ha tirato a decine di migliaia di centri di revisione privati un bel “pacco” di Natale”. La denuncia arriva da Severino Dal Bo Presidente regionale veneto dei Centri di Revisione artigiani di Confartigianato alla luce del tariffario aggiornato per le operazioni di competenza degli Uffici provinciali della Motorizzazione Civile, pubblicato ieri ed entrato in vigore oggi, che sta causando notevoli disagi agli automobilisti ed alle imprese di revisione. “Un caos su tutta la linea –spiega il Presidente-. Da un lato ci siamo trovati anche noi officine private autorizzate ex art 80 del Codice della strada, un giorno per l’altro, un aumento di 1,20 euro in favore dello Stato da imputare nei relativi bollettini, nonostante recenti, contrarie precisazioni della Direzione Generale della Motorizzazione. Dall’altro questo inghippo in zona “cesarini” ha mandato in tilt il sistema che, da questa mattina, i colleghi ci segnalano avere frequenti interruzioni nei collegamenti tra i centri privati ed il CED della Motorizzazione, che impediscono di fatto l’effettuazione della revisione con un grave danno ai consumatori che non possono rendere utilizzabile la loro auto”.
La Confartigianato Imprese Veneto denuncia l’atteggiamento ambiguo e contraddittorio della Direzione Generale della Motorizzazione. L’Amministrazione infatti, da un lato, ha sempre negato di affrontare in maniera organica le pressanti richieste di adeguare le tariffe delle revisioni, ferme dal 2007, anche a fronte dei notevoli investimenti effettuati dalle imprese per il nuovo protocollo di comunicazione MCNet2, e dall’altro, ha, invece, trovato il modo di garantire maggiori introiti per le casse dello Stato, attraverso disposizioni dell’ultima ora che stanno provocando disagi agli utenti e sconcerto tra gli addetti ai lavori. “Uno scandalo vero e proprio – conclude Dal Bo -. Le nostre imprese hanno fatto sforzi pazzeschi per adeguarsi al protocollo MTCNet2 effettuando numerosi interventi sulle attrezzature e acquisirne di nuove con un investimento complessivo in Italia tra 100 e 150 milioni. A fronte di questo, il Governo ha continua a non riconoscere l’adeguamento delle tariffe palesemente in contraddizione con quanto stabilito dalla legge sulle revisioni.