"Il comparto calzaturiero artigiano della Riviera del Brenta è tornato alla normalità e cioè ai livelli di produzione sostanzialmente precedenti all’emergenza generata dalla pandemia Covid 19". Lo spiegano Adriano Agostini capo categoria del settore moda abbigliamento e calzature dell’Associazione Artigiani e Piccola Impresa Città della Riviera del Brenta e il segretario dell’Associazione Giorgio Chinellato. “Con i primi mesi del 2023 - sottolinea Agostini - stiamo registrando una diminuzione di ordinativi rispetto al 2022 di circa il 20 %. Il 2022 si era caratterizzato per essere stato il primo anno di fatto con limitazioni legate al covid in via di esaurimento. Il 2022 insomma è stato l’anno dopo il 2020 e il 2021, in cui c’è stato un sostanziale ritorno alla normalità per i mercati e nella vita di tutti i giorni. Questo ha indotto di fatto ad un
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“Il super bonus 110 % non andava tolto in questa maniera. Ha generato ricchezza e fatto ripartire l’economia. Siamo d’accordo che ci sono state delle storture, ma il merito è stato quello di rendere tante abitazioni della Riviera del Brenta eco sostenibili e ha fatto aumentare l’occupazione. Questo incentivo va ripensato ma non bloccato”. Lo dice Giovanni Bolzonella capo categoria degli edili dell’Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta e il segretario Giorgio Chinellato. L’ Associazione ricorda che a livello nazionale tra il 2019 e il 2022 ben 2,1 punti di crescita del Pil sonoarrivati dai maggiori investimenti in costruzioni in Italia rispetto al resto dell’eurozona. Inoltre, tra il quarto trimestre 2019 e il terzo trimestre 2022 il settore delle costruzioni ha fatto registrare un aumento di 257mila occupati. [caption id="attachment_10151" align="alignleft" width="224"] Giovanni Bolzonella (capo categoria
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Settore dell’autotrasporto artigiano in difficoltà nel comprensorio della Riviera del Brenta. A fare il punto della situazione è Francesco Brambilla capo categoria dell’Associazione Artigiani Piccola e Media impresa “Città della Riviera del Brenta” e membro del direttivo dell’Associazione. “La situazione – spiega Brambilla – è abbastanza complicata. Con l’arrivo del nuovo anno abbiamo registrato la chiusura di circa una decina di aziende nel nostro territorio. Da un lato ci sono state le aziende che hanno chiuso per pensionamento dei titolari, con attività che non sono state portate avanti dai figli, dall’altro invece si registra una situazione in cui ci sono acquisizioni di aziende da parte di compagnie più grosse. Alcuni da proprietari sono diventati dipendenti. In questa situazione si inserisce anche il problema della questione legata al
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Panettoni, focacce artigianali e prodotti di pasticceria, consumo in aumento in tutto il comprensorio della Riviera del Brenta. A fare il punto della situazione è Denis Riatto capo categoria del comparto panificatori, pasticceri e gelatai artigiani dell’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta”. Riatto rappresenta 40 imprese, una trentina di imprese iscritte come panificatori e una decina di pasticcerie nel territorio dei 10 comuni dell’area. Si tratta di aziende di tipo prevalentemente famigliare, in cui il sacrificio e le ore di lavoro sono tantissime. Sono circa 120 i lavoratori impiegati in queste attività. “ Nel 2022 - spiega Riatto - nonostante la fine della pandemia (che costringeva le persone a scarsa mobilità), sono aumentati nel periodo natalizio i consumi di alimentari e prodotti della pasticceria e panetterie anche se con un un trend minore agli
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Il settore calzaturiero in Riviera del Brenta a livello di imprese artigiane va a gonfie vele. Rispetto al periodo pre covid e cioè rispetto al 2019, si assiste ad un incremento del 20% in termini di produzione. Resta il problema del costo dell’energia e soprattutto della scarsità della manodopera sia specializzata che generica. A fare il punto della situazione è Adriano Agostini capo categoria del comparto moda dell’Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta” che conta una cinquantina di aziende iscritte fra calzaturifici e imprese collegate (tomaifici, tacchifici) e le aziende del comparto tessile. “La crisi – spiega Agostini - che si era generata con l’arrivo della pandemia, è stata superata direi in modo brillante. Le richieste di casse integrazioni che caratterizzavano il 2020
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“Servono azioni comuni da parte delle istituzioni con bandi ad hoc e sgravi in grado di incrementare le azioni di sostegno e welfare alla piccola imprenditoria femminile della Riviera del Brenta. Serve anche un coinvolgimento delle imprenditrici e rappresentanti di categorie ìnella cabina di regia delle commissioni pari opportunità degli enti locali come Comuni e Città Metropolitana o Regione”. A lanciare questi appello è Antonella Boldrin vicepresidente dell’Associazione Piccola e Media impresa Città della Riviera del Brenta e capo categoria del settore benessere (parrucchieri, barbieri, estetisti) che conta nel comprensorio quasi un centinaio di imprenditrici ed imprenditori associati. La Boldrin è anche una rappresentante dell’imprenditoria femminile in tutto il veneziano. “In Riviera del Brenta – spiega la Boldrin- il 34 % delle aziende è gestito da donne. Di queste imprenditrici il 50 % gestiscono aziende piccole e medie
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Continua l’impressionante aumento dei costi energetici in Riviera del Brenta. In questi giorni famiglie e imprese stanno ricevendo bollette di energia elettrica e gas che hanno raggiunto ormai cifre mai viste. Sul problema interviene il Presidente dell’ Associazione Artigiani Piccola e media impresa "Città della Riviera del Brenta", Luca Vanzan. Una associazione di categoria che conta iscritte oltre 900 imprese nel comprensorio. “Dopo un’estate da incubo - spiega Vanzan - ci ritroviamo oggi con bollette con ulteriori nuovi aumenti. A questo poi si aggiunge l’avvicinarsi della stagione fredda che si preannuncia inevitabilmente molto calda sul fronte delle bollette del gas. Va poi messo in conto l’impressionante aumento del 59% delle bollette dell’energia elettrica relative al mercato tutelato e riguardante il quarto trimestre 2022 deliberato da Arera. A questo punto ci rendiamo conto, che il periodo che andremo ad
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Riprende a pieno ritmo dopo la pandemia l’attività dell’Anap, l’associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato. Nei giorni scorsi presso la sede di Confartigianato Imprese della Riviera del Brenta a Dolo in via Brenta Bassa si è riunito il direttivo degli associati Anap Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato per l’elezione del presidente e vice presidente mandamentali. L’assemblea all’unanimità, ha eletto come presidente Otello Calzavara e vice presidente Ferruccio Ferraresso. Consiglieri saranno: Graziano Tommasin, Adriano Bazzato e Corrado Mion. “La nostra associazione – spiega il presidente Otello Calzavara- conta sul territorio – ben 450 iscritti. La pandemia ha anche portato a potenziare le comunicazioni agli iscritti rendendole di fatto molto più efficaci ed immediate anche attraverso l’uso dei telefonini e di internet. Dopo due anni di sospensione delle attività, quest’anno sono riprese le attività ricreative e per questo
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I panificatori artigiani della Riviera del Brenta lanciano un grido d’allarme: “Gli aumenti del grano e delle farina uniti al rincaro dell’energia ci costringono a alzare i prezzi o anche a chiudere i negozi se si va avanti così. Chiediamo aiuto allo Stato e agli enti locali. Ci diano un contributo ad hoc o taglino le tasse. Siamo pronti se le cose non cambieranno a organizzare con l’Associazione incisive azioni di protesta già nelle prossime settimane”. A dirlo a chiare lettere è Denis Riatto capo categoria dei panificatori per l’Associazione Artigiani piccola e media impresa “Città della Riviera del Brenta”. I titolari di negozi e laboratori artigiani panificatori nel comprensorio della Riviera del Brenta una sessantina oltre 30 sono iscritti all’Associazione Artigiani. “La situazione per la nostra categoria paradossalmente - spiega Riatto - è peggiore di quando infuriava la
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“La pulizia delle caldaie va programmata per tempo. Una caldaia a cui non viene fatta una buona manutenzione provoca un consistente innalzamento dei consumi. Nel caso del gas si tratta di un esborso non indifferente, visto il rincaro dei prezzi”. Lo spiegano per l’Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa "Città della Riviera del Brenta", l’imprenditore Andrea Bernardi e Alessandro Segato capo categoria del comparto installatori ed impiantisti. Sono 122 installatori ed impiantisti di cui circa 30 aziende fanno attività di caldaisti. “Nel comprensorio della Riviera del Brenta ogni anno – spiega Bernardi- si fanno fra famiglie, attività produttive e negozi 90 mila controlli di manutenzione ad altrettante caldaie. Con la fine dell’estate le richieste di controlli degli impianti aumentano. E’ opportuno programmare in questo periodo la necessaria manutenzione e pulizia dell’impianto si tratta di una operazione necessaria sia
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