“Il settore dell'autotrasporto artigiano anche in Riviera del Brenta, deve far fronte ad una pesante concorrenza sleale sulle trappe dei medi e lunghi tragitti da parte nella maggioranza dei casi di lavoratori dell'est europeo sottopagati. Chiediamo più controlli e il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori”. Lo spiegano Franceco Brambilla referente della categoria autrotrasporto dell'Associazione Artigiani “Citta Riviera del Brenta“e il segretario dell'Associazione Giorgio Chinellato“. Il comparto conta una trentina di iscritti, e ha subito i duri colpi della crisi economica che dura da 11 anni. “In questi 11 anni – spiega Brambilla – gli autotrasportatori artigiani della Riviera, cioè i classici padroncini, o con una azienda con pochi dipendenti, si sono riorganizzati sui tratti brevi o medi. I lunghi tratti quasi sempre sono serviti da grandi aziende logistiche che si servono di flotte di camion. In
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Le imprese artigiane della Riviera del Brenta puntano sempre più sul welfare aziendale. Nel comprensorio dei 10 comuni è stata avviata da quasi un anno una fase sperimentale che funziona, a cui hanno aderito 4 aziende, e che sarà allargata nei prossimi mesi a tutti i comparti. A spiegarlo sono per l'Associazione Artigiani e Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta” il segretario Giorgio Chinellato e la referente del progetto Antonella Forleri. “Si è aperta una stagione di relazioni che hanno particolare attenzione a nuove modalità di retribuzione ed incentivazione del personale, che non sono solo monetarie - spiega Chinellato. Le formule sono diverse: erogazione di servizi o benefit di natura sociale per il tempo libero ed acquisti. Sono stati stanziati in questa fase, 100
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Fatturazione elettronica? Non mancano le difficoltà tecniche per le imprese artigiane della Riviera del Brenta. A fare il punto della situazione ad un mese dall'introduzione del nuovo strumento obbligatorio è Giorgio Chinellato, segretario dell'Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “ Città della Riviera del Brenta”. A confermare le problematiche tecniche, anche i consulenti fiscali dell'Associazione. “Su 900 aziende associate – spiega Chinellato – la fattura elettronica coinvolge oltre 800 aziende in tutti i comparti. A complicare questa fase epocale di cambiamento organizzativo, si sono aggiunti diversi adempimenti fiscali in scadenza tra fine febbraio ed i primi giorni di marzo. Alcuni ancora riferiti all'anno d'imposta 2018, altri del tutto nuovi e riferiti, ad esempio, alla comunicazione delle operazioni con l'estero intraprese da gennaio 2019”. A sollevare, anche se parzialmente, il morale di operatori ed imprese, c'è stata la concessione di quanto richiesto
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Saldo positivo in termini di aziende da parte dell'Associazione Artigiani piccole e medie imprese “Città della Riviera del Brenta” nel bilancio di fine anno 2018. L’Associazione ha circa 900 imprese affiliate, metà delle quali della filiera casa, per un totale complessivo di circa 4 mila addetti. Sul fronte delle imprese affiliate, iscritte e cessate, continuano ad arrivare per due anni di seguito dati non negativi. “Nel giro degli ultimi tre anni- spiegano il Presidente Luca Vanzan e il Segretario Giorgio Chinellato - abbiamo assistito ad una chiusura di un centinaio di aziende e all'apertura di altrettante. Riferito nello specifico all'anno 2018, tra aperture e chiusure abbiamo assistito ad un saldo positivo di un + 10 % “. Sul fronte occupazione, c'è una stabilizzazione del lavoro a tempo indeterminato mentre si assiste ad una flessione di quello a tempo determinato.
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I prodotti artigianali dei panificatori della Riviera del Brenta, vanno alla grande sulle tavole imbandite a festa dei cittadini in questo periodo. A spiegarlo sono Denis Riatto capo categoria dei panificatori del comprensorio, il presidente Luca Vanzan dell’Associazione Artigiani e Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta”, e il segretario Giorgio Chinellato. “In questo periodo festivo abbiamo assistito – spiega Riatto – ad un aumento di ordinazioni e vendite di focacce, panettoni, pane artigianale e prodotti della pasticceria artigianale nei nostri negozi e laboratori, un aumento che va dal 5 al 10 %. Rispetto a qualche anno fa, le persone ordinano i prodotti più a ridosso delle feste, ma questo per il semplice fatto che chiedono proprio prodotti artigianali e non surgelati magari comprati e già preconfezionati nei supermercati”. “Il settore dei panifici – sottolineano poi
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L'Associazione Artigiani Piccola impresa “Città della Riviera del Brenta” accoglie con soddisfazione la decisione del Comune di Mira di emettere l'ordinanza 273 del 30 novembre 2018, integrativa della n. 236 del 17 ottobre 2018. Un risultato questo frutto dell'importante confronto fra l'ente locale e l'associazione, intavolato nelle scorse settimane. L'ordinanza 236 del 17 ottobre 2018 era istitutiva di provvedimenti per ridurre l’inquinamento atmosferico. Inquinamento che costituisce una criticità in particolare durante la stagione invernale nella Pianura Padana dove le specifiche condizioni orografiche e meteoclimatiche favoriscono la formazione e l’accumulo nell’aria di inquinanti con particolare riferimento alle polveri sottili. La nuova ordinanza, ferme restanti le precedenti misure adottate, dispone integrazione delle deroghe relative alle limitazioni al traffico previste al punto B dell’Ordinanza n. 236 del del 17 ottobre e cioè: per i veicoli commerciali ed artigiani, di cantiere o per
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“La Regione e gli enti locali devono far partire le ispezioni per il rispetto dei controlli periodici da parte delle utenze, alle caldaie, il mancato stanziamento ed investimento nel personale che dovrebbe essere incaricato, produce un pericoloso atteggiamento di scarso controllo e manutenzione che può portare a delle tragedie anche in Riviera del Brenta”. A lanciare l’appello è Andrea Bernardi vicepresidente e capo categoria degli impiantisti dell’Associazione Artigiani e Piccola Impresa Città della Riviera del Brenta insieme al Presidente Luca Vanzan e al segretario Giorgio Chinellato. “La stagione termica - spiegano Andrea Bernardi e il presidente Vanzan – è iniziata e una caldaia con una non corretta manutenzione e pulizia è fonte rilevante di inquinamento. Chi non interviene eseguendo i controlli periodici, mette sì a rischio la salute di tutti, ma attenta anche alla propria salute, sia a causa
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