Arriva una grande notizia dall’ultima riunione al Ministero dello Sviluppo Economico del Consiglio Nazionale Anticontraffazione sotto la Presidenza del Sottosegretario di Stato, Sen. Antonio Gentile: il Piano Strategico 2017-2018 approvato richiama, nell’ambito dell’Azione Strategica “6.1 – Rafforzamento delle azioni di tutela del Made in Italy”, come di particolare interesse l’Iniziativa attuata da Confartigianato Moda del Veneto che riguarda l’applicazione in via sperimentale su alcune imprese industriali ed artigiane del settore moda della Regione Veneto, dell’“etichetta parlante “Un riconoscimento importante ad un lavoro straordinario e lungimirante – commenta Giuliano Secco Presidente regionale veneto della Federazione Moda di Confartigianato – che abbiamo realizzato qui in Veneto. L’Etichetta parlante è l’innovativo e rivoluzionario sistema di etichettatura per la tracciabilità dei prodotti tessili ed abbigliamento a tutela delle pmi e del consumatore ideato e realizzato in fase sperimetale dalle organizzazioni regionali venete di Confartigianato Imprese, Cna, Confindustria e Confesercenti, sezioni moda, grazie al coordinamento del Tavolo regionale della Moda, sposato dall’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico ed Energia con il diretto coinvolgimento di Unionfiliere chiamata a certificare e verificare le linee produttive tramite il suo sistema TF-Fashion e di Unioncamere del Veneto. Una sperimentazione – prosegue – che ha coinvolto sino ad oggi 15 imprese artigiane ed industriali della regione ma che presto verrà sviluppato ulteriormente grazie ad un progetto a valere sul bando innovazione della Regione Veneto dedicato alle Reti Innovaticve Regionali”.
Il Piano del CNAC (Consiglio Nazionale Anticontraffazione organismo interministeriale con funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento strategico delle iniziative intraprese da ogni amministrazione in materia di lotta alla contraffazione, al fine di migliorare l’insieme dell’azione di contrasto a livello nazionale) crea un sistema organico di prevenzione e contrasto della contraffazione e si pone come modello di riferimento per tutti i soggetti coinvolti nel sistema anticontraffazione, conciliando l’unitarietà delle azioni con il rispetto dell’autonomia operativa delle singole Amministrazioni, protagoniste dell’attuazione delle misure. Frutto del lavoro coordinato del Sistema Paese, il Piano identifica i principali obiettivi delle politiche anticontraffazione mettendo a sistema gli strumenti operativi individuati per affrontare le nuove sfide poste dal mercato del falso. Per un’efficace lotta alla contraffazione, il Piano riconosce l’esigenza di approfondire le conoscenze in materia di Proprietà Intellettuale da parte della Pubblica Amministrazione prevedendo a tal fine misure operative concrete. Si riconferma inoltre l’importanza di favorire nelle giovani generazioni un approccio culturale nuovo, volto ad un consumo consapevole di prodotti legali.
A questo fine, il Piano propone iniziative che puntano a stimolare la riflessione degli studenti con modalità particolarmente innovative –teatro, docu-film, laboratori- anche utilizzando il web. Il territorio assume nel Piano un ruolo centrale nel contrasto alla contraffazione, con la figura del Prefetto, catalizzatore delle azioni di tutti gli attori pubblici e privati, cui vengono forniti strumenti sempre più puntuali per rispondere alle specifiche caratteristiche di ciascun contesto locale. Nella consapevolezza della crescente importanza dell’e-commerce, il Piano da una parte rilancia accordi su base volontaristica per l’eliminazione di prodotti falsi dalla rete, dall’altra propone azioni strategiche tese a migliorare la conoscenza da parte delle imprese delle opportunità che l’e- commerce offre e delle possibilità di difendere i propri asset intangibili. “Mi preme sottolineare -conclude Secco- la duplice valenza del risultato ottenuto, da un lato un importante valore politico della nostra “visione” che potrà essere efficacemente supportata dalla azione nazionale, dall’altro un fondamentale apporto all’efficacia e all’efficienza del sistema anticontraffazione, per l’effetto moltiplicatore che la valorizzazione delle sinergie create e la compattezza di intenti comportano”.