Un viaggio d’affari che si è velocemente trasformato in un interessante visita sindacale ad uno dei motori del made in Italy: la regione Veneto. Il Presidente della federazione Moda di Confartigianato Fabio Pietrella ha infatti approfittato qualche giorno fa, in Veneto per lavoro, per incontrare il collega Giuliano Secco, Presidente regionale del sistema moda e delegato nazionale alla contrattazione che, proprio un mese fa, ha portato alla sigla del rinnovo del CCNL del comparto. Una visita che si è trasformata in un concentrato sindacale su alcuni temi caldi per il settore, a partire da quello della internazionalizzazione.
“Una visita per certi versi inaspettata -ha affermato Giuliano Secco- un po’ irrituale ma graditissima. In Veneto la moda rappresenta infatti un pezzo importassimo dell’economia e della nostra identità, fatta di 9mila imprese del tessile e dell’abbigliamento che operano ancora oggi dopo oltre 20 anni di delocalizzazione, crisi e concorrenza sleale. 9 mila imprese che sono oggi più agguerrite che mai e pronte ad intercettare una ripresa che sembra consolidarsi, purtroppo, più nella quantità di lavoro che nel riconoscimento economico. Per questo con il Presidente Pietrella abbiamo condiviso che questo mandato dovrà essere dedicato da un lato a rendere più redditive le nostre imprese con l’internazionalizzazione e tariffe adeguate, dall’altro a salvaguardarle dal crimine della produzione illegale e della contraffazione, due facce della stessa medaglia che deve essere affrontata come una attività criminale e non derubricata a semplice anomalia produttiva”.
“La filiera italiana inizia a tornare ad essere il fattore portante della crescita del settore moda -ha confermato Pietrella-. Le imprese (medie, piccole e artigianato) sono il vero valore aggiunto del nostro sistema produttivo e gli stranieri sembrano essersene resi conto forse più dei committenti italiani. Per questo stiamo lavorando molto sul lato della internazionalizzazione, anche per i subfornitori, con accordi quadro con importanti fiere di
settore (White e Origin per fare solo due esempi) e con in-coming ed out-going che sempre più realizziamo con il contributo dei territori. Ma non solo. Considero urgente trovare una soluzione al “giusto compenso”.
Siamo bravi, bene, siamo efficienti, meglio ancora, siamo indispensabili? Allora ci devono pagare il giusto. E’ questo il salto di qualità che tutti come sistema moda dobbiamo fare e noi siamo impegnati su questo”. “Come saremo in prima linea -ha proseguito-, non
appena ci sarà il nuovo Governo, per presentare al Ministero della Giustizia un progetto di riforma dei reati in materia di lavoro nero e contraffazione nel sistema moda – ovvero il problema non è solo elaborare delle buone norme, ma anche farle applicare con i controlli, con il processo e con una cultura della legalità degna di questo nome”.
La visita del Presidente Fabio Pietrella ha fatto tappa sia in alcuni laboratori della zona che alla sede della Confartigianato Marca Trevigiana dove si è tenuto un breve incontro con il direttore Valeria Maggiolo ed il funzionario Filippo Fiori.