I Presidenti Paolo Bassani, Federazione Edilizia, Bruno Mazzariol Federazione Arredo, Stefania Dal Maistro Gruppo Imprese del Verde e Dario Dalla Costa Federazione Impianti, esprimono il loro apprezzamento per il testo del disegno di legge di Bilancio all’esame della Camera che proroga, per un anno, le condizioni più favorevoli per le agevolazioni alle ristrutturazioni e anche il bonus del 36% destinato agli interventi di manutenzione straordinaria sui giardini. “Il mantenimento -dichiarano i quattro presidenti- ci era stato promesso ed anticipato ad inizio ottobre quando i vertici nazionali hanno incontrato quelli tecnici del Ministero dello Sviluppo economico e di ENEA per affrontare il tema degli ecobonus. Allora i rappresentanti del Ministero avevano ventilato l’intenzione di prevedere una proroga lunga (si parlava di almeno 2 anni) e una rimodulazione al rialzo dei requisiti di accesso oltre a una implementazione degli strumenti informatici per le notifiche all’Enea.Purtroppo la proroga è solo di un anno. Resta comunque la valenza dello strumento che grazie agli incentivi per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica, ha fatto realizzare negli ultimi anni circa 16 milioni di interventi che hanno interessato il 62% delle famiglie italiane. In termini economici tali interventi hanno mosso investimenti per 264 miliardi di euro, di cui 229,4 miliardi hanno riguardato il recupero edilizio e 34,6 miliardi la riqualificazione energetica. Monitoreremo con attenzione -concludono- l’iter legislativo per evitare sorprese dell’ultima ora”.
Ristrutturazioni e nuovi box – Per il bonus casa resta dunque la detrazione dall’Irpef del 50% su un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro per i lavori di manutenzione straordinaria sugli immobili per uso abitativo. Senza questo intervento l’agevolazione sarebbe scesa al 36%. Sconto fiscale, sempre entro il tetto massimo di 96.000 euro, anche per chi acquista appartamenti completamente ristrutturati da impresa. Detrazione riconosciuta anche per la realizzazione, o l’acquisto dal costruttore, di nuovi box, ma in questo caso sulle spese di realizzazione debitamente certificate. Obbligatorio il pagamento con il bonifico con i riferimenti di legge.
Bonus mobili – Alla proroga dell’aliquota maggiorata della detrazione per ristrutturazione si accompagna quella del bonus mobili, con le regole attuali. Sarà quindi possibile acquistare arredi (dalle cucine ai divani, ma anche letti e materassi, armadi e lampadari) con lo sconto fiscale del 50% a fronte di interventi di ristrutturazione iniziati dallo scorso gennaio, o che partiranno nel 2019. In questo caso è previsto un tetto massimo di spesa di 10.000 euro per immobile, per cui chi ha già speso qualcosa quest’anno dovrà aggiungere queste somme a quelle del prossimo anno. Per l’agevolazione non occorre il pagamento con il bonifico dedicato, ma sono utilizzabili anche carte di credito e bancomat e serve la fattura.
La detrazione per i giardini – Nella lista delle proroghe rientra anche il bonus verde, ossia lo sconto del 36% per chi si appresta a ristrutturare lo spazio verde della propria abitazione o il giardino condominiale. Previsto un tetto di spesa di 5.000 euro. Si deve trattare però di interventi di un certo rilievo: non ci sono infatti agevolazioni per chi ha l’hobby del giardinaggio, ma è obbligatorio rivolgersi a personale specializzato.
Ecobonus a due vie – Confermate infine per il 2019 anche le agevolazioni per gli interventi di risparmio energetico, senza sostanziali novità. Restano quindi le aliquote differenziate al 50% per nuovi infissi, sostituzione di impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione o a pellet, e per le schermature solari. Escono dalla lista solo i microcogeneratori. L’aliquota del 65%, invece, si continuerà ad applicare per tutte le altre tipologie di interventi a partire dalla coibentazione degli edifici. Senza intervento del governo anche in questo caso ci sarebbe stata una progressiva riduzione delle aliquote a partire dal prossimo anno.