Con la revisione auto e moto, a breve arriverà anche la “pagella” sulle condizioni di sicurezza del mezzo. La novità dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – scattare in questi giorni a seguito delle modifiche normative che seguono le direttive europee «ma di fatto – spiega il presidente regionale meccatronici e vicepresidente federazione autoriparazione oltre che delegato regionale ANARA (revisioni), Alessandro Marin – mancano ancora i decreti attuativi, e probabilmente ci sarà un’ulteriore proroga».
É solo questione di tempo, quindi, e a breve il certificato di revisione sarà più completo, diventerà una sorta di radiografia sulle condizioni globali del mezzo e sull’usura. Sul documento che verrà consegnato all’intestatario del veicolo verranno infatti indicati numerosi dati tecnici e sulle criticità: oltre al numero dei chilometri rilevati il giorno della revisione, ci saranno numero di targa e telaio, luogo e data della revisione e tutte le carenze rilevate, in base al livello di pericolosità; dall’usura quasi al limite di norma degli pneumatici (che magari a livello di revisione rientra nei parametri ma per un millimetro) a qualsiasi altro problema.
«La questione dei chilometri – prosegue Marin – è stata decisa
anche perché è buona pratica per evitare truffe nelle vendite. I chilometri saranno certificati e così da parte di un nuovo acquirente non ci saranno dubbi, mentre tra le altre novità a carico delle autofficine ci sarà l’obbligo della figura professionale specifica dell’Ispettore di revisione, responsabile dell’intera pratica». Una revisione più documentata, quella in arrivo che comunque «non comporterà nessun costo maggiorato per l’utente – conclude Marin – la tariffa rimane la stessa e i consigli che una volta venivano dati a voce sui lavori da far fare al più presto ora saranno dati per iscritto. Per quanto riguarda le tariffe, queste sono ferme da più di 7 anni, e a livello di categoria mi sento di dire che sarebbe auspicabile un adeguamento almeno sull’inflazione».
Nel frattempo, per rispettare la data del 20 maggio 2018, è uscito un Decreto del Ministero dei Trasporti che sostanzialmente rimanda ad altri priovvedimenti da emanarsi l’effettiva attuazione della normativa europea, introducendo solo la novità dei controlli tecnici relativi ai rimorchi delle categorie O1 e O2 (esempio, rimorchi destinati al trasporto di attrezzature turistiche e sportive) sulla quale la Federazione ha già chiesto un incontro alla Direzione Generale Nord Est dela Motorizzazione.