Saldo positivo in termini di aziende da parte dell’Associazione Artigiani piccole e medie imprese “Città della Riviera del Brenta” nel bilancio di fine anno 2018. L’Associazione ha circa 900 imprese affiliate, metà delle quali della filiera casa, per un totale complessivo di circa 4 mila addetti. Sul fronte delle imprese affiliate, iscritte e cessate, continuano ad arrivare per due anni di seguito dati non negativi.
“Nel giro degli ultimi tre anni- spiegano il Presidente Luca Vanzan e il Segretario Giorgio Chinellato – abbiamo assistito ad una chiusura di un centinaio di aziende e all’apertura di
altrettante. Riferito nello specifico all’anno 2018, tra aperture e chiusure abbiamo assistito ad un saldo positivo di un + 10 % “. Sul fronte occupazione, c’è una stabilizzazione del lavoro a tempo indeterminato mentre si assiste ad una flessione di quello a tempo determinato. Si assiste ad lenta ma costante una stabilizzazione poi del lavoro anche giovanile nelle imprese artigiane della Riviera del Brenta, e questo è un obbiettivo su cui si punterà insieme all’aumento del numero delle imprese a consolidare nel corso del 2019. “Nel lavoro artigiano è una priorità dell’azienda formare e stabilizzare giovani
che possano portare avanti ed espandere l’attività dell’impresa – spiega Chinellato. Anche in Riviera del Brenta, alcuni settori continuano a soffrire la crisi partita ormai oltre 11 anni fa. Uno dei settori che più fanno fatica a riprendersi è quello dell’edilizia. Si assiste
invece fra le aziende che riaprono una costante. E cioè aprono sempre più aziende che rappresentano un connubio riuscito fra mestieri tradizionali e utilizzo delle nuove tecnologie. Non vanno male anche attività che vivono di mercato locale come servizi alla persona, cioè panificatori e pasticcieri”.
Accanto alle tendenze del mercato restano dei problemi cronici in alcuni settori, collegati all’abusivismo all’illegalità, in particolare nei comparti del benessere e della cura alla persona (parrucchieri estetisti, barbieri) come pure dell’auto e della meccanica. Un problema che si registra anche nei settori delle calzature e del tessile abbigliamento (con situazioni in cui si rileva un mancato rispetto delle norme del contatto di lavoro ) anche
se in misura minore che negli anni scorsi. Per questo l’Associazione continuerà con campagne di contrasto ad hoc del fenomeno. Soddisfatti Chinellato e Vanzan del servizio che viene fornito agli associati. “E’ stata rafforzata l’area dei servizi – continua Chinellato – gli sportelli energia, bandi regionali, start up, sportello giovani, internazionalizzazione delle imprese e per la filiera casa corsi di formazione e sulle nuove tecnologie “.
Anche nel comparto dell’accesso al credito chi si è rivolto all’associazione ha avuto risposte
positive.“Il nostro sistema di garanzia per l’accesso al credito – conclude il segretario Chinellato – è strutturato in modo che le pratiche e le richieste una volta pre-selezionate e passate al vaglio delle verifiche, raramente vengono respinte dagli istituti bancari. Le
aziende che hanno fatto richiesta di prestiti e liquidità sono oltre la sessantina e mediamente con una forza lavoro di una decina di dipendenti ciascuna“.