Il 20 e 21 settembre saremo chiamati a votare per il rinnovo del Consiglio regionale e ad eleggere anche nuovi sindaci. Si tratta per l’Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta” di una scadenza importante che giunge in un momento di estrema difficoltà del paese, provato dalla crisi innescata dalla pandemia Covid 19. Sulla questione intervengono il presidente dell’associazione Luca Vanzan e il segretario Giorgio Chinellato. ”La solidità e la tenuta di un territorio e la sua coesione sociale – dicono Vanzan e Chinellato – dipendono in questo momento sempre più
dalle politiche nazionali ed europee sulle quali, tuttavia, possono inserirsi e svilupparsi, anche le scelte di indirizzo che una amministrazione locale o un consigliere o consigliera regionale legati al territorio, possono imprimere. Ciò è ancor più vero quando si tratta di micro imprese, di artigianato di attività commerciali, di servizi turistici, di strutture ricettive e di commercio”.
La Riviera del Brenta conta quasi 8000 mila imprese iscritte alla Cccia di Venezia e, di queste, oltre 2000 sono artigiane. “Si tratta – sottolinea Vanzan – di un patrimonio economico e sociale che trova, nella maggior parte dei casi, la propria fonte di alimentazione nell’economia locale. A causa del Covid 19 abbiamo assistito ad una caduta verticale dei fatturati dovuta al calo dei consumi. Circa i due terzi del totale delle imprese artigiane sono imprese individuali, piccole imprese che in questi anni avevano già pagato pesantemente la crisi. Tutte chiedono risposte ad hoc per le loro difficolà, per esempio il comparto della moda, gli autoriparatori e il comparto del benessere alla persona (parrucchieri estetisti). Per la filiera della casa gli ecobonus in arrivo sono risposta ma non possono essere l’unica. Crediamo così che una amministrazione locale regionale o comunale, possa dare un contributo se saprà coniugare vincoli generali con opportunità locali“.
Ma non solo. ”Fra le soluzioni a cui pensiamo – sottolinea Chinellato – e sulle quali il contributo delle amministrazioni locali è importante, c’è quello delle gare d’appalto, e poi il tema della viabilità in Riviera del Brenta spesso caotica con molteplici punti di criticità. Servirebbe in questo complicato momento una forte concertazione territoriale sulle politiche turistiche e delle iniziative culturali grazie ad un rapporto sempre più stretto fra Ogd (Organizzazione della gestione della destinazione) e imprese, che costruisca una propria autonoma idea di turismo d’arte e di territorio, specifica per la Riviera. Chiediamo attenzione e contrasto a fenomeni che sono quelli del rispetto della legalità. Nel periodo
del lockdown è accaduto nel settore dei servizi alla persona con parrucchieri improvvisati ed abusivi che andavano per le case senza autorizzazioni e mettendo a rischio la salite di tutti“.
Infine un appello che fa parte della storia dell’Associazione. “Chiediamo ai futuri sindaci e consiglieri regionali un impegno deciso a portare avanti – concludono Vanzan e Chinellato – l’avvio o il riavvio, di quel progetto che allora fu denominato“Città della Riviera del Brenta” a cui la nostra associazione con il suo storico presidente Nereo Vanzan aveva sempre creduto e che resta sempre attuale in una visione generale e strategica del territorio”.