Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il DM n. 78 del 30 marzo 2016 recante il “Nuovo Testo unico Sistri”. Il Decreto, entrato in vigore lo scorso 8 giugno, ha la sostanza di regolamento e abroga il precedente Decreto Ministeriale n. 52 del 18 febbraio 2011, riprendendone sostanzialmente le caratteristiche e la struttura fondamentale del noto sistema in quanto a procedure, meccanismi, apparecchiature elettroniche e costi per le imprese. Il testo conferma integralmente il Sistri per i rifiuti pericolosi, fa ordine sui soggetti obbligati all’iscrizione e conferma i contributi precedenti ma dispone che con futuro decreto saranno modificati. Nell’attesa di una specifica comunicazione da parte del’ufficio ambiente di Confartigianato (che il 9 giugno scorso ha incontrato il Ministro), si anticipa che il provvedimento: • Può essere suddiviso in
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Il decreto di fine anno proroga le scadenze che interessano anche il SISTRI. Tra le richieste poste al Governo dalle associazioni, in primis Confartigianato, c'è un radicale intervento sul sistema, il quale come noto, non è mai effettivamente stato avviato a regime e che, tra l'altro, deve essere rinnovato con un nuovo gestore (ancora da trovare tramite gara). Il provvedimento non compreso nella Legge di Stabilità è stato parzialmente inserito nel Decreto Milleproroghe approvato il 23 dicembre dal Consiglio dei Ministri. Il Governo quindi ha rinviato di un anno l'adeguamento al sistema. In concreto sospenderà per il 2016 l'applicazione delle sanzioni. Dalle prime informazioni, non pare che ci siano interventi per sospendere il pagamento del contributo o per recuperare le quote pagate in passato. Confartigianato rimane
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