Il Comitato Esecutivo di Unatras, riunito ieri a Roma, ha constatato l’assenza dei provvedimenti sollecitati al Governo e ha deciso il fermo dell’autotrasporto merci, dando mandato all’Ufficio di Presidenza di definirne le modalità attuative. La decisione nasce dalle mancate risposte ad una serie di gravi problemi denunciati dalle imprese di autotrasporto anche in occasione del Tir Day, la mobilitazione nazionale organizzata da Unatras lo scorso 18 marzo. Tra le criticità evidenziate da Unatras vi sono la concorrenza sempre più aggressiva dei vettori esteri, le violazioni della normativa sui tempi di pagamento, il blocco delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, le nuove disposizioni per le revisioni dei mezzi pesanti, la mancata pubblicazione dei costi minimi di sicurezza, i provvedimenti già approvati ma non ancora resi esecutivi. Per
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Il Comitato Esecutivo di UNATRAS ha espresso una valutazione negativa del comportamento del Governo e ha annunciato la proclamazione del fermo. Le modalità attuative saranno decise dalle singole associazioni che compongono l'Unione, "nel rispetto del Codice di autoregolamentazione". La protesta, ricordiamo, è diretta contro il comportamento del Governo verso l'autotrasporto, definito "inaccettabile" per il mancato rispetto degli impegni sottoscritti dai rappresentanti del Governo con le associazioni dell'autotrasporto e riguardanti i problemi legati: 1. Al costo del lavoro. 2. Alle spese non documentate. 3. Agli incentivi per il rinnovo del parco veicolare. 4. Ai tempi di pagamento.
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