Il Comitato Esecutivo di Unatras, riunito ieri a Roma, ha constatato l’assenza dei provvedimenti sollecitati al Governo e ha deciso il fermo dell’autotrasporto merci, dando mandato all’Ufficio di Presidenza di definirne le modalità attuative. La decisione nasce dalle mancate risposte ad una serie di gravi problemi denunciati dalle imprese di autotrasporto anche in occasione del Tir Day, la mobilitazione nazionale organizzata da Unatras lo scorso 18 marzo. Tra le criticità evidenziate da Unatras vi sono la concorrenza sempre più aggressiva dei vettori esteri, le violazioni della normativa sui tempi di pagamento, il blocco delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, le nuove disposizioni per le revisioni dei mezzi pesanti, la mancata pubblicazione dei costi minimi di sicurezza, i provvedimenti già approvati ma non ancora resi esecutivi. Per
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Si è svolto lo scorso 22 giugno, il Comitato Esecutivo dell'unione degli autotrasportatori UNATRAS che ha deciso di revocare il fermo proclamato nei giorni scorsi. La decisione giunge dopo le rassicurazioni del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, di attuare i provvedimenti economici concordati in breve tempo e il previsto sblocco economico. Unatras ora attende: • Chiarezza sugli importi delle spese forfettarie non documentate; • Notizie sulla de-contribuzione per gli autisti che svolgono trasporti internazionali; • L’attivazione di un tavolo di confronto sui temi urgenti riguardanti il dumping sociale, i tempi di pagamento, la regolarità delle imprese attraverso l'Albo ed i costi di esercizio per l'autotrasporto. Per queste ragioni il Comitato Esecutivo ha deciso la revoca della proclamazione del fermo dei servizi, confidando di poter ottenere nei prossimi giorni i decreti
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Si è svolto il Comitato Esecutivo Unatras per valutare l'esito della riunione al ministero dei Trasporti del 1° giugno scorso. L’incontro ha posto all’evidenza "l'insoddisfazione” peraltro già espressa anche nei giorni scorsi, sulla non tangibilità delle soluzioni prospettate sugli impegni contenuti nel protocollo d'intesa del novembre scorso. Le risposte del Ministero dei Trasporti in merito ai due principali problemi sollevati dalla categoria dell’autotrasporto merci italiano nel corso dell’attuale vertenza, sono stati infatti le seguenti: • viene proposto per le spese forfettarie non documentate per l’anno 2016 l’importo di euro 51,00; • per la decontribuzione, relativa agli autisti impegnati nei trasporti internazionali, nessuna immediata proposta operativa è al momento percorribile. Allo stato attuale le conseguenze del “disinteresse” ministeriale nei confronti della categoria porta al mantenimento della la proclamazione del fermo,
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Il Comitato Esecutivo di UNATRAS ha espresso una valutazione negativa del comportamento del Governo e ha annunciato la proclamazione del fermo. Le modalità attuative saranno decise dalle singole associazioni che compongono l'Unione, "nel rispetto del Codice di autoregolamentazione". La protesta, ricordiamo, è diretta contro il comportamento del Governo verso l'autotrasporto, definito "inaccettabile" per il mancato rispetto degli impegni sottoscritti dai rappresentanti del Governo con le associazioni dell'autotrasporto e riguardanti i problemi legati: 1. Al costo del lavoro. 2. Alle spese non documentate. 3. Agli incentivi per il rinnovo del parco veicolare. 4. Ai tempi di pagamento.
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Unatras, l’Unione nazionale delle Associazioni dell’autotrasporto merci, della quale fa parte Confartigianato Trasporti rappresentata dal Presidente provinciale trasporti Nazzareno Ortoncelli e dal Vicepresidente Mauro Daneluzzi, ha proclamato lo stato di agitazione del settore trasporto merci c/t. Unatras riscontra che non sono state rese ancora spendibili le risorse stanziate a favore del settore, a fronte dei sacrifici sopportati dall’autotrasporto costretto a rinunciare ad una buona parte del recupero delle accise. Nel frattempo, la concorrenza delle aziende internazionali e i problemi strutturali del settore costringono migliaia di imprese alla chiusura. Il Comitato Esecutivo di Unatras, riunitosi a Roma, ha pertanto deciso lo stato di agitazione e riconvocherà una riunione il prossimo 16 maggio per valutare tutte le iniziative utili a tutela della categoria, non escludendo la proclamazione del fermo
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È ripresa con l’inizio dell’anno, l’attività del coordinamento UNATRAS che nei giorni scorsi ha chiesto un incontro al ministro Graziano Delrio per riprendere la discussione sulle norme che riguardano il settore dell’autotrasporto contenute nella Legge di Stabilità 2016. In particolare, è stato chiesto al ministro di poter affrontare le seguenti questioni: - Il riparto per l’anno in corso dei fondi “strutturali”, con l’evidenza di quelli destinati alle deduzioni forfetarie delle spese non documentate; - Attivare l’esonero parziale dei contributi previdenziali per i conducenti che prestano la propria attività in servizi di trasporto internazionale, con l’insediamento di un’apposita Commissione mista; - La finalità dei contributi e la definizione dei soggetti a cui concedere gli stessi per il più efficace trasferimento della merce dal sistema stradale al trasporto marittimo e ferroviario
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