Si è insediato oggi definitivamente il nuovo comitato regionale INPS che ha provveduto alle nomine di rito del presidente (di espressione delle organbizzazioni sindacali secondo la norma) e suo vice (di espressione datoriale). Indicato alla Presidenza il dr. Calvagna (Cisl Veneto) e, per la prima volta la vice presidenza è stata assegnata alla Confartigianatro Imprese Veneto nella persona di Ferruccio Righetto responsabile regionale delle relazioni sindacali della federazione.
Il comitato regionale ha importanti compiti tra cui curare il coordinamento dei comitati provinciali e del collegamento con la regione ai fini della reciproca informazione in ordine all’attività ed agli orientamenti nel settore della previdenza e dell’assistenza sociale; intrattenere contatti periodici con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, dei datori di lavoro e del lavoro autonomo, con gli enti di patronato e con gli altri interlocutori istituzionali, al fine di fornire informazione sull’attività dell’INPS nell’ambito regionale e di raccogliere indicazioni e proposte; partecipare all’elaborazione degli obiettivi dei piani territoriali ed alla predisposizione del bilancio sociale; valutare, con la direzione regionale, gli obiettivi e le risorse assegnate a i risultati raggiunti dall’amministrazione in relazione al territorio di competenza; formulare osservazioni in materia di organizzazione dell’INPS sul territorio, con particolare attenzione al decentramento delle attività e circa l’acquisizione o la locazione di immobili per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell’INPS sul territorio.
Sicuramente l’INPS, quale fornitore di welfare subirà, nel corso 2019, il forte impatto derivarte dalle future annunciate normative su quota 100 e sul reddito di cittadinanza. Provvedimenti che metteranno a dura prova il personale delle sue sedi provinciali già sotto organico. Nella prima riunione il neo Vice Presidente Righetto ha richiesto la predisposizione di un documento comune da inviare a Roma nel quale si chieda l’assegnazione al Veneto di una quota proporzionale al peso della nostra Regione dei dipendenti che saranno assunti tramite concorso. Inoltre ha proposto all’INPS l’apertura di un tavolo regionale con le associazioni datoriali sulle questioni tecnico operative irrisolte che rallentano o peggio ancora bloccano l’attività dei servizi paghe.