Rendiamo noto che oltre 150 autotrasportatori di Confartigianato Imprese del Veneto si sono dati appuntamento all’ Auditorium Fondazione Cassamarca a Treviso sabato 11 maggio scorso per una giornata di confronto con istituzioni e mondo politico per il rilancio del settore aperta dai saluti del “padrone di casa” Vendemiano Sartor, Presidente di Confartigianato marca Trevigiana e autotrasportatore.
“Partiamo – ha affermato nell’introduzione dei lavori Nazzareno Ortoncelli circondato dai colleghi presidenti di settore di tutte le province venete chiamati sul palco – dal Manifesto di esigenze e proposte redatto a seguito degli Stati Generali di giugno 2018 per rilanciare il settore dell’autotrasporto artigiano italiano affinché possa svilupparsi ed essere sempre competitivo. Siamo un asset fondamentale dell’economia regionale: 14mila395 addetti (7.956 imprenditori e 6.439 dipendenti) solo nell’artigianato che garantiscono la vita quotidiana di milioni di cittadini. 20mila mezzi che, se li mettessimo in fila farebbero una colonna di 272 chilometri, tanti da coprire la distanza da Mestre al centro di Milano.
SERVIZIO DI ANTENNATRE
Un comparto in forte tensione: -1.299 aziende in soli 5 anni (dal 2013 al 2018) -15,2%. Solo nel corso del 2018 le aziende sono calate del -4,0% (267 in meno), in grado di garantire comunque occupazione. Il personale dipendente registra una crescita pari a +21,2% dal 2013 ad oggi con un saldo straordinario di 1.300 posti di lavoro creati. Siamo un sistema articolato che deve fare fronte a una crescente complessità di regole, evoluzioni economiche e strutturali e non abbiamo più tempo da perdere. I numeri sono inesorabili – ha concluso il Presidente – Abbiamo raccolto in una pubblicazione il grande lavoro svolto nel corso dei nostri “Stati Generali” da 80 imprenditori e dirigenti veneti della categoria. Pubblicazione nella quale elenchiamo le esigenze indifferibili per ambito di intervento (infrastrutture e sicurezza, tributario e fiscale, intermodalità e logistica, giuridico legale, tecnico normativo e contrattuale).
“Si fa presto a chiamarci padroncini – ha concluso Ortoncelli – ma è grazie alla rete di 14mila addetti dell’autotrasporto veneto che si garantisce la vita quotidiana di milioni di cittadini. Siamo in strada 9 ore al giorno, con soste obbligate, con il cronotachigrafo che ci controlla ogni respiro, automobilisti che ti insultano. Tutto per una manciata di euro, mangiati in gran parte da tasse. Negli ultimi mesi, a tal proposito, abbiamo visto aumentare il prezzo del gasolio del 20% facendo saltare tutti i bilanci di previsione e mettendo in grave difficoltà il settore. Nell’autotrasporto infatti, il carburante impatta in maniera significativa e se non si arriva ad una riduzione degli attuali prezzi le imprese chiuderanno o dovranno aumentare le tariffe di trasporto, ma questa è una condizione difficile da realizzare in un momento di grande sofferenza. Al Governo chiediamo di ridurre il carico fiscale che cresce, con il crescere dei prezzi industriali e di introdurre un calmiere per stabilizzare i prezzi evitando oscillazioni sistematiche che penalizzano gli operatori in quanto non è possibile fare tariffe settimanali o mensili che tra l’altro sono irrecuperabili sul mercato”.
INTERVISTA A DANILO VENDRAME
E’ quindi iniziato il forum tecnico che, condotto da Sergio Lo Monte – Segretario Nazionale Confartigianato Trasporti, ha visto Giancarlo Martorano, Compartimento Polizia Stradale Veneto, Alberto Brentegani, Autostrada Brescia Padova, A4 Holding, Amedeo Genedani, Presidente nazionale Confartigianato Trasporti, Luigi Olivieri, Autostrada del Brennero SpA, Franco Fenoglio, Presidente Scania Group Italia, Paolo Malaguti, Studio Legale Malaguti & Partners e Claudio Carrano di Infogestweb srl, rispondere per loro competenza alle tante sollecitazioni della categoria riassumibili in: più sicurezza nelle infrastrutture, più infrastrutture adeguate alle esigenze di domani, più aree di sosta specifiche per mezzi pesanti, più manutenzione delle strade e dei ponti, più rispetto delle regole, più controllo sul cabotaggio selvaggio, meno divieti di transito locali.
Al secondo forum, quello politico, animato dal giornalista Fabrizio Stelluto sono invece intervenuti gli europarlamentari David Borrelli, Isabella De Monte e Remo Sernagiotto ed Elisa De Berti, Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto. Alcune delle richieste a cui si è cercato di dare una risposta: la reintroduzione dei costi minimi e l’armonizzazione delle procedure amministrative di settore, più garanzia sull’esigibilità dei crediti, più deroghe nazionali ai tempi di guida e di riposo, meno trasporto abusivo, meno burocrazia, meno divieti di transito nazionali e internazionali. Le conclusioni sono state tratte dal direttore Francesco Giacomin.
LE PROPOSTE DI CONFARTIGIANATO TRASPORTI VENETO PER IL RILANCIO DEL SETTORE