Inquinamento: dal 1 ottobre stop alle euro 4 diesel

Marin meccatronici: “Ci uniamo alla richiesta di deroga presentata al Ministro Cingolani dalla Regione Veneto”. Divieto di circolazione per i diesel immatricolati tra il 2006 e il 2009

Nei 16 comuni del Veneto (tra i quali i sette comuni capoluogo) con più di 30 mila abitanti (stiamo parlando di oltre 1milone e 300 mila veneti coinvolti), per la prima volta da domani 1° ottobre 2022 chi ha una vecchia auto, furgone, camioncino e mezzo per lavorare a diesel Euro 4 (quelli immatricolati dal 2006 e fino al 2009) dovrà tenerlo in garage per tutto l’inverno, anche se l’aria sarà pulita. Lo stop vale anche per coloro che hanno mezzi più vecchi euro 1 a benzina. Il 1° ottobre scattano infatti i limiti alla circolazione per contenere l’inquinamento atmosferico e la novità rispetto al passato è che solo chi ha auto elettriche o Euro 6 potrà muoversi sempre. Liberamente. Se scatterà l’allerta arancione lo stop riguarderà anche i mezzi privati Euro 5 diesel e quelli privati e commerciali Euro 2 benzina. E nel caso di allerta rossa, con le polveri sottili alle stelle, anche i veicoli commerciali euro 5 diesel resteranno in garage. Niente più consegne, niente più lavoro.

“Siamo consapevoli dell’importanza dell’ambiente in cui viviamo e favorevoli alla sua tutela – spiega il presidente dei meccatronici di Confartigianato Imprese Veneto Marin- eppure non possiamo essere soddisfatti di provvedimenti che ancora una volta vanno a penalizzare le piccole e micro imprese, senza un effettivo impatto sui livelli di inquinamento, ma con conseguenti gravi ripercussioni sulla mobilità delle persone e sull’economia del territorio. Mi riferisco soprattutto al blocco dei diesel euro 4, motori di recente generazione e dotati di filtri anti-particolato, dunque non particolarmente inquinanti da esigerne il blocco. Fermando anche i diesel euro 4 si lasciano a piedi circa 500 mila persone sul territorio dei 31 comuni coinvolti”!

“Oltre al disagio -prosegue-, con questi provvedimenti si fanno danni significativi all’economia e alle nostre imprese di vicinato, avvantaggiando ancora una volta i grandi centri commerciali dislocati in zone comodamente raggiungibili sempre e con ogni mezzo. Gli incentivi stanziati dalla Regione per cambiare il parco macchine sono una goccia nel mare, non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale, considerando le maggiori criticità provenienti dalle emissioni dei vecchi impianti di riscaldamento o delle industrie”.

“Ci uniamo con convinzione -afferma Marin- alla richiesta di deroga avanzata da tempo al Ministro competente Cingolani dall’assessore veneto all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin. La gravissima situazione socio economica che si sta prospettando per le famiglie e imprese dal mix innescato dalla guerra dato da una inflazione galoppante, caro-bollette e crisi economica alle porte, riduce a lumicino la possibilità di comprarsi un mezzo nuovo. Le istituzioni nazionali ed europee devono prendere atto della particolare situazione di difficoltà e devono evitare di penalizzare l’utenza”.

Le limitazioni saranno in vigore dal 1° ottobre al 16 dicembre 2022 (quindi il Natale sarà salvo) e dal 7 gennaio al 30 aprile 2023, con i veicoli diesel fino ad Euro 4 fermi per tutto il periodo.

I comuni veneti con più di 30 mila abitanti sono: Verona, Venezia, Padova, Vicenza, Treviso, Rovigo, Chioggia, Bassano Del Grappa, San Donà Di Piave, Schio, Mira, Belluno, Conegliano, Castelfranco Veneto, Villafranca Di Verona, Montebelluna

Fonte: http://www.confartigianato.veneto.it

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