Panifici a rischio chiusura: "Giovani fuggono dai sacrifici"
“Sempre meno giovani sono attratti da questo lavoro che comporta tante soddisfazioni ma anche molti sacrifici. Se la tendenza non si invertirà il rischio di chiusura definitiva per la maggior parte dei panifici della Riviera del Brenta è reale”. A dirlo è Denis Riatto capo categoria Panificatori e Pasticceri dell’associazione Artigiani Piccola e Media impresa Città della Riviera del Brenta. Riatto è titolare di una rinomata attività ad Oriago di Mira e come capo categoria rappresenta circa cinquanta aziende iscritte di cui metà sono panifici veri e propri e poi ci sono pasticcerie e gelaterie. Si tratta di aziende di tipo prevalentemente famigliare. Sono oltre un centinaio i lavoratori impiegati in queste attività nel comprensorio.
“Il problema del momento - spiega Riatto - è quello del ricambio generazionale. Esistono dei giovani che escono dalle scuole che insegnano a fare i fornai e i panificatori, ma quando arrivano a provare davvero la professione, molti si dileguano, questo è un lavoro duro che comporta molti sacrifici a partire dagli orari, ci si alza alle 3 del mattino per fare il pane, ma resta un lavoro che dà grandi soddisfazioni, soprattutto se fatto a livello artigianale. In tanti casi poi i figli non continuano la professione dei padri. Una risorsa potrebbe arrivare dall’impiego di personale o artigiani stranieri”. Quest’anno intanto la vendita di panettoni, focacce e prodotti di pasticceria è andata bene nel periodo natalizio con tanti ordini fino all’Epifania nel comprensorio della Riviera del Brenta .“Quest’anno almeno per quanto riguarda gli acquisti - spiega Riatto - registriamo un piccolo aumento di circa il 5 % rispetto allo scorso anno, per quanto riguarda panettoni focacce natalizie e dolcetti tipici del periodo. Sono per la metà richieste di prodotti legati ad aziende o ristoranti che offrono omaggi ai loro dipendenti o clienti, ma anche di famiglie e residenti che intendono prenderli per poi regalarli come doni natalizi. Siamo sicuri che il trend positivo continuerà fino all’Epifania”.
Mediamente i panifici del comprensorio hanno producono nel periodo circa 3 quintali e mezzo di panettoni artigianali ad attività, (oltre 350 panettoni se il panettone è da un chilo). “L’aumento della produzione - spiega Riatto - rispetto all’anno scorso è lieve e va detto che sono rimasti bloccati anche i prezzi. Per fortuna i prezzi delle materie prime dopo gli aumenti degli anni scorsi si sono stabilizzati”.
