"Super bonus 110% va ripensato, ma non bloccato"
“Il super bonus 110 % non andava tolto in questa maniera. Ha generato ricchezza e fatto ripartire l’economia. Siamo d’accordo che ci sono state delle storture, ma il merito è stato quello di rendere tante abitazioni della Riviera del Brenta eco sostenibili e ha fatto
aumentare l’occupazione. Questo incentivo va ripensato ma non bloccato”. Lo dice Giovanni Bolzonella capo categoria degli edili dell’Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta e il segretario Giorgio Chinellato. L’ Associazione ricorda che a livello
nazionale tra il 2019 e il 2022 ben 2,1 punti di crescita del Pil sonoarrivati dai maggiori investimenti in costruzioni in Italia rispetto al resto dell’eurozona. Inoltre, tra il quarto trimestre 2019 e il terzo trimestre 2022 il settore delle costruzioni ha fatto registrare
un aumento di 257mila occupati.
Giovanni Bolzonella (capo categoria degli edili)
“Per noi è importante – spiega Bolzonella – trovare una soluzione ai crediti incagliati, introdurre dei miglioramenti inerenti il periodo transitorio e fissare le linee di indirizzo per il futuro dei bonus”. Poi l’analisi sulla situazione locale. “In Riviera del Brenta – spiega – hanno lavorato con il superbonus 110%, circa il 60 %, delle aziende della filiera
dell’edilizia. Le aziende della filiera sono circa 170 nel comprensorio dei 10 Comuni. Grazie ai tanti lavoro legati al superbonus la forza lavoro in ogni azienda è aumentata mediamente dal 15 al 20 %”. Ora con lo stop, che di fatto ha dato il governo, il rischio di un tracollo in termini occupazionali è possibile, ma Bolzonella non vede tutto a tinte fosche.
“In edilizia da anni è complicato trovare nuovo personale – continua – l’introduzione del super bonus ha portato le aziende a rimpolpare gli organici che erano esigui. Questa forza lavoro che era stata assunta per far fronte alle esigenze del superbonus ora potrà essere usata eventualmente dalle altre aziende che con l’incentivo non lavoravano”. L’Associazione Artigiani della Riviera Confartigianato, ritiene urgente, e non più rinviabile, “l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo sul futuro dei bonus anche alla luce della transizione green legata all’efficientamento degli edifici in discussione a livello comunitario. La soluzione della detrazione fiscale al posto della cessione del credito non è ritenuta sufficiente. Lascerebbe fuori soprattutto le fasce meno abbienti nel poterla utilizzare”.