Prossima rivoluzione normativa del lavoro subordinato

La legge n. 144/2025, promette di essere rivoluzionaria per una novità definita “storica”, vale a dire che introdurrà per la prima volta in Italia, il rispetto di una retribuzione minima oraria, estendendo l’efficacia dei contratti collettivi a tutti i lavoratori. Ovviamente si dovranno attendere i decreti delegati che probabilmente sposteranno i termini attuativi nel 2026 ma di certo sarà una riforma delicata ed importante poiché si sarà sancito il fine di garantire l'attuazione del diritto dei lavoratori ad una retribuzione proporzionata e sufficiente, ai sensi dell' articolo 36 della Costituzione, rafforzando la contrattazione collettiva e stabilendo criteri che riconoscano l'applicazione dei trattamenti economici complessivi minimi, previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati.

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A sottolinearlo è Andrea Bernardi capo categoria degli impiantisti ed installatori e il segretario dell’Associazione Giorgio Chinellato.