Formazione professionale e per la sicurezza: 6 migranti lavorano in edilizia

Si chiude un altro importante capitolo del progetto di integrazione sociale per favorire l’inserimento lavorativo in edilizia promosso da Sicurform-Formedil Veneto Ente paritetico di Formazione e Sicurezza per l'artigianato e le PMI Edili. Il percorso formativo è stato attuto in collaborazione con Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia - CGIA Mestre – Confartigianato Riviera del Brenta ed è stato rivolto a migranti ospiti del CAS, gestito dalla Cooperativa Sociale “Un Mondo di Gioia" situato nelle ex Scuole elementari di via Caorliega a Mirano di proprietà del Comune, la cui Amministrazione ha condiviso sin da subito il progetto. Sei corsisti hanno completato il percorso formativo teorico-pratico di 100 ore, iniziato il 4 luglio.

L’iniziativa è stata resa possibile in attuazione del protocollo d’intesa tra il Ministero degli interni e le Associazioni datoriali e sindacali dell’edilizia del marzo 2023, per l’inserimento socio lavorativo di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità. Si tratta della terza esperienza che Sicurform Formedil attua in Veneto (dopo quelle di Oderzo e Vittorio Veneto nel trevigiano): un percorso che punta trasmettere conoscenze di base su tecniche costruttive e che si sviluppa con modalità principalmente esperienziali – pratiche. Con il contributo ed il coordinamento della Coop. Sociale che gestisce il CAS sono stati selezionati alcuni migranti di età compresa tra i 20 e 38, secondo criteri di disponibilità, attitudine, competenze pregresse e status (per assicurarsi che fossero potenzialmente assorbibili dal mondo del lavoro) - provenienti da Bangladesh, Pakistan, Mali, Tunisia e Costa d'Avorio

Sei corsisti che hanno completato il percorso formativo teorico-pratico di 100 ore, iniziato il 4 luglio e completato merc. 30 luglio. La parte pratica è consistita nell’allestimento degli spazi logistici e degli elementi operativi di cantiere per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; il tracciamento di base di elementi progettuali; l’esecuzione di piccoli manufatti edili in calcestruzzo e muratura quali panche e tavoli esterni. Si è demolita e riportata a pietra una fascia di intonaco degradato sullo zoccolo della parete Sud dell'edificio, secondo la buona tecnica del restauro.

E' stato inoltre svolto il corso "Sicurezza" per lavoratori Edili con metodologie didattiche "on the job" funzionali anche a superare alcune criticità linguistiche dei ragazzi migranti: sono state svolte 20 ore rispetto alle 16 previste dalla norma vigente ed al termine i sei discenti hanno superato la verifica finale di apprendimento consistente in test scritti e colloquio orale la chiusura del corso è stata l’occasione per presentare i risultati formativi, i lavori eseguiti e per consegnare gli attestati di partecipazione (sia parte Professionale che Sicurezza ex. art. 37 Dlgs 81/2008) oltre ai curricula dei partecipanti redatti nell'ambito dello specifico modulo formativo.


Per i 6 migranti ora si aprono le porte del lavoro tanto atteso: “Con questi corsi, Sicurform Veneto compie un’azione dalla molteplice valenza - commenta Enrico Maset, imprenditore edile e presidente di Sicurform Formedil Veneto: dal lato sociale, offre un’opportunità a questi ragazzi, contribuendo alla loro integrazione ed autonomia: Dal lato imprenditoriale, come associazioni - Confartigianato - CNA - CASA Veneto - che partecipano gli enti paritetici edili, offriamo alle imprese del nuovo personale con un minimo di formazione e con i necessari attestati di sicurezza, in risposta alla ben nota carenza di manodopera. In questo senso le richieste di inserimento delle Imprese non mancano".


“Il successo delle precedenti edizioni aggiunge il vicepresidente di Sicurform Veneto Pietro De Angelis – in rappresentanza di FENEALUIL - FILCA CISL - FILLEA CGIL del Veneto, le OO.SS. dei lavoratori Edili - ci ha convinti della bontà della nostra iniziativa, nata in attuazione di un positivo protocollo nazionale: non insegniamo solo un mestiere, ma anche la cultura della sicurezza, fondamentale per dare dignità al mondo del lavoro.


“E’ per noi prioritario far avvicinare più giovani possibile al settore e formarli al meglio. Anche partendo da ragazzi come questi – affermano Michele Furlan Presidente Metropolitano Federazione Edilizia e Capo categoria Edilizia CGIA Mestre e Giovanni Bolzonella Capo Categoria Edilizia Confartigianato Riviera del Brenta–. E’ possibile che il nostro mestiere possa far parte del loro progetto di vita e che, magari, alcuni di loro possano diventare dei maestri muratori con la volontà di formare altri ragazzi. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto sul quale coinvolgeremo le aziende socie al fine di inserirli tutti quanto prima”.

Francesca Stelletti Coordinatrice cooperativa “Un mondo di gioia”: “I nostri ospiti hanno accolto con entusiasmo e senso di gratitudine la possibilità di essere coinvolti, dimostrando un forte interesse e una partecipazione attiva. Per loro è stato motivo di orgoglio essere stati selezionati per prendere parte a un’iniziativa così significativa. Crediamo fortemente nel valore di questa progettualità, che ha rappresentato un’occasione concreta di crescita personale e professionale. Sei dei nostri ospiti hanno potuto beneficiare di un percorso formativo qualificante, che auspichiamo possa rappresentare per loro un importante passo verso l'inserimento lavorativo e una piena integrazione sociale”.


Francesco Venturini, Assessore Politiche Sociali Mirano - "Abbiamo creduto fin da subito in questo progetto perché offre un'opportunità concreta agli ospiti del centro di accoglienza di Caorliega. È un'iniziativa che si inserisce perfettamente nel percorso che, come Amministrazione, abbiamo sempre sostenuto: quello di un'accoglienza seria, basata sulla partecipazione attiva, sulla formazione e sull'inclusione. Il nostro obiettivo è da sempre creare le condizioni affinché queste persone possano costruirsi un futuro dignitoso e contribuire positivamente alla vita del nostro territorio. Per questo abbiamo accolto con convinzione e con responsabilità questo percorso di formazione e integrazione”.

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