Pulizia della caldaia anche contro il rincaro del gas
“La pulizia delle caldaie va programmata per tempo. Una caldaia a cui non viene fatta una buona manutenzione provoca un consistente innalzamento dei consumi. Nel caso del gas si tratta di un esborso non indifferente, visto il rincaro dei prezzi”. Lo spiegano per l’Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta”, l’imprenditore Andrea Bernardi e Alessandro Segato capo categoria del comparto installatori ed impiantisti. Sono 122 installatori ed impiantisti di cui circa 30 aziende fanno attività di caldaisti.
“Nel comprensorio della Riviera del Brenta ogni anno – spiega Bernardi- si fanno fra famiglie, attività produttive e negozi 90 mila controlli di manutenzione ad altrettante caldaie. Con la fine dell’estate le richieste di controlli degli impianti aumentano. E’
opportuno programmare in questo periodo la necessaria manutenzione e pulizia dell’impianto si tratta di una operazione necessaria sia per quanto riguarda la sicurezza della casa, sia anche per risparmiare visto il rincaro del costo del gas e dei carburanti in questo periodo. Un impianto manutentato è un impianto che risparmia notevolmente in
termini di consumi ed è più sicuro. E’ necessario comunque nel frattempo che questi controlli vengano programmati ora o a settembre, altrimenti si rischiano degli accumuli di richieste da parte degli installatori in pieno periodo invernale”.
Bernardi poi sottolinea il cambiamento che è avvenuto negli ultimi anni grazie al bonus 110 %.“Con questo incentivo- dice – è cambiato completamente il paradigma del riscaldamento in casa.. Gli interventi fatti con il 110% hanno permesso di poter installare al posto delle caldaie le pompe di calore. Questo sistema è completamene sostenibile dal punto di vista ambientale e di fatto non ha neanche l’obbligo della manutenzione per
legge. E’ opportuno però far fare dei controlli ai circuiti elettrici del sistema per evitare che nel corso del tempo qualche malfunzionamento si verifichi”. E’ importante poi sottolineano segato e Bernardi “che il gran lavoro fatto con il 110 % non si fermi per la
nostra categoria e il governo trovi degli strumenti per incentivare gli impianti domestici o produttivi eco sostenibili”.
