Siglato protocollo d'intesa unatras-ministero

Ieri è stato sottoscritto da UNATRAS e la vice ministra del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Bellanova, un protocollo d’intesa che prevede, nei prossimi provvedimenti, possibili soluzioni per la vertenza.

Unatras ha spiegato che “si tratta di un provvedimento emergenziale, ad hoc per l’autotrasporto sul caro gasolio, che aumenta ulteriormente l’attuale rimborso sulle accise e riguarda norme di settore necessarie al corretto riequilibrio delle condizioni di mercato delle imprese dell’autotrasporto”. Inoltre “il Governo starebbe varando, nello stesso provvedimento, una misura aggiuntiva per ristorare le imprese dai costi esorbitanti del caro energia”.

Nel comunicato diffuso dall’unione degli autotrasportatori non si chiarisce il destino del fermo dei servizi proclamato dal prossimo 4 aprile.

Entrando nel dettaglio del nuovo pacchetto, oggi all’attenzione di tutte le Associazioni di categoria, lo stesso si sviluppa su due fronti:  quello delle norme economiche e quello delle nuove regole

Sul fronte economico il nuovo pacchetto sviluppa risorse per circa 240 mln di  € che, stando alla previsioni, verranno spalmati per i seguenti scopi:

Ø aumento del bonus accise;

Ø incremento dello sconto pedaggi e per le spese non documentate;

Ø l’esonero per il 2022 del contributo dovuto all’Autorità di regolazione dei Trasporti.

Sul fronte regole, appaiono:

Ø  i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto anche mediante il coinvolgimento, in aggiunta a quanto già in essere, dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori;

Ø  la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci (con un incremento esponenziale degli indennizzi);

Ø  le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1055/2020 (si ipotizzano sanzioni per limitare la subvezione);

Ø  l’impegno del Ministero a proseguire le iniziative a tutela delle imprese italiane contro i divieni unilaterali adottati in questi anni dal Land Tirolo.

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