Il progetto unitario di Confartigianato, Cna, Confindustria e Confesercenti Moda del Veneto denominato Etichetta parlante entra nel vivo della sperimentazione grazie al provvedimento regionale pubblicato nel Bur n. 7 del 13/01/2017 con cui si approva uno schema di convenzione con Unioncamere per l’utilizzo di un software realizzato dalla Regione Veneto in collaborazione con Unioncamere del Veneto nell’ambito del progetto pilota “Etichetta parlante”, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 2583 del 23 dicembre 2014.
Il 1 di febbraio le organizzazioni coinvolte, le associzioni dei consumatori e tutti gli enti che hanno un ruolo in questo progetto si troveranno in Unionvamere del Veneto per l’avvio della attività vera e propria che porterà una ventina di imprese artigiane ed industriali a testare un migliaio di etichette a testa. Il tutto nasce dalla deliberazione della Giunta regionale n. 2583 del 23 dicembre 2014, avente ad oggetto “Progetto pilota “Etichetta parlante” da realizzarsi in collaborazione con Unioncamere del Veneto. Legge regionale 23 ottobre 2009, n. 27 “Norme per la tutela dei consumatori, degli utenti e per il contenimento dei prezzi al consumo”, in cui è stato approvato un progetto pilota per la realizzazione di un software e di un’etichetta a lettura digitale, denominati “Etichetta parlante”, in grado di fornire ai consumatori la tracciabilità dei prodotti acquistati e, nel contempo alle imprese un valido strumento di gestione della produzione, di difesa dei propri prodotti dal fenomeno della contraffazione e la possibilità di avere un “canale di contatto” diretto con i consumatori.
Il software e l’etichetta a lettura digitale sono stati realizzati al fine dell’utilizzo da parte del sistema Moda Veneto, grazie al finanziamento della Regione che ne ha quindi la piena ed esclusiva proprietà. Con “Etichetta parlante” il consumatore ha la garanzia che il capo che sta acquistando, si cita testualmente la deliberazione n. 2583 del 2014, “ha viaggiato con regolare passaporto e non da clandestino”; il produttore di conseguenza può rafforzare il suo vantaggio competitivo puntando anche sulla qualità e sull’etica e il consumatore ha la possibilità di effettuare una scelta d’acquisto consapevole. Di fatto una filiera tracciata e sotto controllo è indispensabile per garantire trasparenza nei confronti del consumatore ma anche per soddisfare i sempre più complessi capitolati d’acquisto dei committenti o le nuove esigenze dei mercati.
Tale percorso diventa un’opportunità per le aziende, soprattutto in un mercato globale nel quale è possibile distinguersi attraverso la tracciabilità e valorizzare anche il “Made in Italy”. La fase di realizzazione del progetto ha visto coinvolte una ventina di imprese venete e l’ente Unionfiliere, organismo rappresentativo di Unioncamere e di alcune Camere di Commercio, quale certificatore della filiera di produzione, con il compito di verificare la veridicità di quanto dichiarato dalle imprese stesse e inserito in etichetta.