Nei pagamenti tra aziende, il Veneto è la regione con la maggiore quota di pagamenti regolari (47,5%), mentre la Sicilia occupa l’ultima posizione del ranking con una quota pari al 19,8%. Ben tre le province della nostra regione nella top ten: sesta Vicenza seguita al settimo posto da Treviso e decima Belluno. Migliora quindi il clima dei pagamenti commerciali per le imprese italiane. Situazione che emerge dall’ultima analisi dello Studio Pagamenti CRIBIS per il Q4 2017. Dati incoraggianti sia per quanto riguarda la puntualità che i ritardi gravi. La quota di pagamenti alla scadenza - media italiana - è passata dal 35.6% del 2016 al 37.3% del 2017, mentre i ritardi oltre i 30 giorni sono calati del 14.6%. È proprio il dato relativo ai ritardi gravi che rappresenta una inversione di tendenza rispetto al periodo post-crisi: dopo il forte aumento
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In vista delle elezioni politiche in calendario il 4 marzo , Confartigianato trasporti ha partecipato attivamente ai lavori del tavolo Unatras per la predisposizione di un documento di programma per lo sviluppo e la competitività delle imprese Italiane di autotrasporto (posizione UNATRAS Unione Nazionale Associazioni Autotrasporto). Con questo importante documento UNATRAS richiama l’attenzione delle forze politiche sui temi di maggior interesse per l’autotrasporto Italiano allo scopo di fornire un nuovo sostegno al settore e garantirgli un futuro migliore. PACCHETTO MOBILITA’ UE – ROAD ALLIANCE Alla luce del pacchetto di proposte legislative presentate dalla Commissione Europea ed attualmente in discussione al Parlamento, è necessario che l’Italia mantenga una posizione netta di contrasto alla concorrenza sleale ed al dumping sociale, facendo leva sull’alleanza con gli altri Paesi firmatari della Road
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La produzione italiana organizzata per filiere e con una fitta rete di piccole e medie imprese e distretti ha fatto sì che l’industria italiana sia rimasta fortemente radicata sul territorio domestico e, per questo, sia stata apprezzata all’estero più di quella di ogni altro Paese europeo. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge dalla ricerca effettuata da Eurostat (Ufficio Statistico dell’Unione Europea), e ripresa da Il Foglio, sui dati 2015 che rivela come oltre il 79% dell’export italiano sia realizzato dall’industria in senso stretto (326 miliardi di euro su 412 miliardi complessivi). Tra i grandi Paesi dell’Euro-area l’Italia è quello che negli anni passati ha fatto il minor ricorso alle delocalizzazioni produttive e le poche realtà italiane che hanno delocalizzato si caratterizzano per le grandi dimensioni e per il desiderio di avvicinarsi a
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