Un accordo storico. Mai prima d’ora vi era stata una collaborazione pubblico – privato su un tema così strategico per le piccole imprese come l’internazionalizzazione. 300mila euro le risorse messe a disposizione da Ebav (che si aggiungono ai 300 mila messi a disposizione dalla Regione Veneto), che consentono di mettere in atto un effetto moltiplicatore in grado di incrementare le possibilità ed il numero di imprese coinvolte, privilegiando le imprese di minori dimensioni e quindi meno strutturate, con l’obiettivo di favorire ed incentivare nuove aziende ad affacciarsi sui mercati internazionali”. Ad annunciarlo è Rinaldo Pellizzari Presidente di EBAV (l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto) oggi a Venezia -Palazzo Balbi- dove è avvenuta la firma della convenzione. “Ulteriore aspetto fondamentale del progetto -spiega Pellizzari- è il fare sistema che ha animato l’intera operazione. Sia la Regione Veneto che l’Ebav prevedevano contributi per le imprese che partecipano alle fiere. E quindi perché non fare sistema ed evitare così di replicare gli stessi interventi? La convenzione è quindi un esempio positivo di come facendo sinergia si possano ottenere grandi vantaggi sia per le imprese che per le istituzioni. Anche il sistema Camerale ha dimostrato di cogliere in pieno questo spirito sottoscrivendo la convenzione, presenti Mario
Pozza e Giuseppe Fedalto”.
L’export è uno dei principali fattori che trainano la crescita in particolare per le imprese del manifatturiero artigiano. I numeri parlano da soli e testimoniano l’importanza per le aziende venete di essere sempre più presenti sui mercati internazionali: dall’osservatorio della Confartigianato Imprese Veneto che monitora l’export dei settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese (le divisioni Ateco 2007 con incidenza nel 2015 degli addetti nelle imprese fino a 50 addetti superiore al 60% e per cui si rilevano esportazioni) risulta infatti che nel 2017, in Veneto, l’export di settori ad alta concentrazione di MPI rappresenta (con quasi 26 miliardi di euro) il 43,5% del totale delle esportazioni manifatturiere (pari a 59,6 miliardi) e rispetto al 2016 ha registrato un aumento di +4,0%. Si osserva dunque una crescita meno marcata rispetto al resto dei settori (+5,1%). Tra l’export di settori ad alta concentrazione di MPI, a pesare maggiormente sono i prodotti delle altre industrie manifatturiere (23,0% del totale MPI) e gli articoli in pelle – escluso abbigliamento (21,1% del totale MPI). Tra i settori ad alta concentrazione di MPI sono cresciute maggiormente le esportazioni di legno e prodotti in legno e sughero (+7,8%), i prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+5,8%) ed i prodotti delle altre industrie manifatturiere (+5,3%). Germania, Francia e Stati Uniti le destinazioni principali – i tre Paesi rappresentano il 32% dell’export di queste aziende. Ma sono Hong Kong, Svizzera e Grecia i primi marcati per incidenza delle merci provenienti da MPI venete.
“Le aziende di piccole dimensioni -afferma Pellizari- pur avendo prodotti con alto potenziale di interesse per i mercati esteri, non riescono da sole ad affrontare i percorsi di internazionalizzazione. La Regione Veneto ha finanziato per anni le missioni e la partecipazione a fiere di carattere internazionale da parte delle imprese, sotto il coordinamento di Veneto Promozione. Venuta quest’ultima, l’attuazione del programma promozionale è stata affidata al sistema Camerale Veneto. L’Ebav condividendo le finalità di promozione delle imprese artigiane e prevedendo già un sostegno per il tramite del secondo livello alle imprese che partecipano a fiere di carattere internazionale (ha erogato negli ultimi 2 anni e mezzo ben €1.600.000 a favore delle aziende per promozione collettiva e aziendale di categoria), ha messo a disposizione 300.000 euro raddoppiando di fatto le risorse a disposizione delle imprese venete. L’auspicio è che questa modalità possa essere un primo esperimento di successo (finora Ebav ha già sperimentato collaborazioni con la Regione Veneto in ambito di formazione imprenditoriale) e diventi una buona pratica che possa ripetersi anche per gli anni futuri, ampliando così sia il numero di fiere previste dal piano annuale della Regione Veneto, sia il numero di aziende beneficiarie”.
“Fare sistema -conclude- vuol dire mettersi in gioco, rinunciare a personalismi e a una propria visibilità per trasferire maggiori benefici alle nostre imprese. Oggi con la sottoscrizione della convenzione diamo prova che questo tipo di collaborazione si può concretizzare con ottimi risultati. Un ringraziamento particolare all’Assessore Federico Caner per aver sostenuto ed incoraggiato l’iniziativa ed alle direzioni regionali, per la preziosa e fattiva collaborazione che hanno permesso di poter giungere ad un accordo storico”.