Presso la sede di Confindustria Veneto Giuliano Secco e Gianluca Fascina per la Federazione Moda di Confartigianato Imprese Veneto, Piergiorgio Silvestrin per Cna, Roberto Bottoli per Confindustria, Giannino Gabriel per Confcommercio e Luisa Fortuni per Confesercenti, accompagnati dai rispettivi funzionari di categoria Saviane, Ribon, Stevanato, hanno incontrato l’On. Giorgia Andreuzza capo gruppo Lega e componente commissione attività produttive.
Sostegno made in Italy – Etichetta parlante e lotta alla contraffazione e lavoro nero (idea giornata nazionale e del KIT per le scuole) sono stati gli argomenti principali trattati e contenuti in un documento consegnato alla parlamentare che, nel merito di ogni argomento pone precise criticità e propone alcune azioni.
“Vi ho incontrato molto volentieri – ha affermato l’On. Andreuzza- ringraziando per l’invito, ed intendo coinvolgervi a pieno nel percorso che porti in X Commissione attività produttive una proposta di legge per il contrasto alla contraffazione e la tracciabilità dei prodotti in commercio. La valorizzazione e tutela del Made in Italy sono fondamentali in quanto si tratta di una garanzia di qualità e di eccellenza riconosciuta a livello mondiale. Per questo il contrasto alla contraffazione va affrontato in modo determinato e concreto a tutela dei nostri produttori e del valore delle nostre produzioni”.
“Siamo un sistema vivo e produttivo -hanno affermato Giuliano Secco e Gianluca Fascina-, purtroppo, non solo in Veneto, il nostro valore sembra essere riconosciuto più dagli stranieri che dai grandi imprenditori “nostrani”: dalla Riviera del Brenta, per le scarpe con Vuitton al Cadore dove LVMH ha appena aperto un nuovo stabilimento di occhiali. Qualche cosa però è cambiato, di recente. C’è maggiore attenzione (e richiesta di lavoro) soprattutto da parte di quel tessuto di imprese “tascabili” ma di caratura industriale (le medie imprese) che più di altre si affidano alle filiere corte degli artigiani locali. Segnali positivi che si aggiungono a tanti altri e che rendono sempre più urgente trovare una soluzione ad alcune questioni di grande rilievo: definizione a livello europeo del Made In; lotta seria alla contraffazione e lavoro nero (istituzione giornata nazionale); tracciabilità (etichetta parlante); gestione del fenomeno reshoring da abbinare al “giusto compenso e garantire ricambio generazionale maestranze”.
Con il secondo ospite, Giulio Falasco, si è discusso di progetto “Moda a km zero” su un matching tra filiera corta veneta produttori/ commercianti e della proposta di collaborazione “facilitatore domanda offerta” e mappatura conseguente di imprese artigiane e PMI della moda del Veneto.