Per il turismo veneto il 2016 è stato l’anno dei record, con 17,9 milioni di arrivi e 65,4 milioni di presenze, ma potrebbe essere battuto dal 2017. Lo dicono le stime sul primo semestre del corrente anno, confrontate con i dati dello stesso periodo del 2016, presentate oggi a Venezia dall’Assessore regionale al turismo, che, per le categorie degli alberghi e dei campeggi, indicano un aumento dell’8,3% degli arrivi e dell’8,1% delle presenze, con più 9% e più 7,2% per gli italiani e con più 7,8% e più 8,3% per gli stranieri. Tra i settori, è il mare a fare la parte del leone negli arrivi, con un più 19,7% rispetto a gennaio-giugno 2016, con le terme a più 7,9%, le città d’arte a più 7,2%,
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La filiera della legalità: riforma dei reati in materia di lavoro nero e contraffazione nel sistema moda. Questo il titolo del seminario organizzato da Confartigianato nel corso di Origin, il Salone della superfornitura a cui hanno esposto ben 14 imprese artigiane venete. Ai lavori oltre a Fabio Pietrella Presidente nazionale della Moda hanno contribuito tra gli altri, Enrico Quintavalle dell’ufficio studi confederale, Giuliano Secco presidente della federazione moda di Confartigianato Veneto e Felice Lopresto dirigente del Mise – direzione lotta alla contraffazione. Pietrella e Secco con i loro interventi hanno sottolineato che “è finita la pazienza! Il crimine della produzione illegale e della contraffazione (due facce di una stessa medaglia), in particolare nei settori dell'abbigliamento, calzature e accessori, fanno affari d’oro, distruggono il tessuto imprenditoriale
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Il presidente della Confartigianato Metropolitana città di Venezia Salvatore Mazzocca, auspica un appropriato intervento del ministero dell’Economia e delle Finanze per sanare la situazione. Per il Presidente Metropolitano e regionale della Federazione trasportatori Confartigianato Imprese Nazzareno Ortoncelli: “E' la conferma che siamo un paese perennemente in ritardo su tutto, addirittura sulla pubblicazione delle scadenze fiscali, che in questo caso è avvenuta a scadenza già passata” Gli artigiani che si occupano di trasporto rischiano di pagare di tasca propria i ritardi dell'Agenzia delle Entrate. Questo il risultato dell'ennesima beffa all'italiana, che ad un autotrasportatore costerà una cinquantina di euro di tasse in più, “semplicemente” perché l'Agenzia non ha trasmesso in tempo utile la data ultima per comunicare l’importo delle deduzioni forfetarie per le spese non documentate e
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L’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, con una nota del 27 giugno scorso, chiarisce che sarà necessario attendere l’emanazione del decreto ministeriale previsto dalla normativa per potere avviare il Registro al quale dovranno iscriversi gli operatori “Compro Oro”. Il Decreto Legislativo n. 92/2017, che entrerà in vigore mercoledì 5 luglio prossimo, prevede infatti una precisa tempistica: a partire dal 5 luglio 2017 decorreranno infatti i tre mesi entro i quali il Ministero dell’Economia dovrà adottare un apposito decreto con le modalità di invio dei dati e di alimentazione del Registro. Una volta entrato in vigore il decreto ministeriale, l’OAM avrà a disposizione altri tre mesi per avviare la gestione del Registro. Per approfondimenti è possibile consultare il portale dell’Organismo: www.organismo-am.it
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“Che fine hanno fatto le deduzioni forfetarie per l’autotrasporto merci? A due giorni dalla scadenza per la dichiarazione dei redditi per le imprese di autotrasporto, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora emanato la circolare sulle deduzioni forfetarie delle spese non documentate fissate a 51 euro”. Amedeo Genedani, Presidente di Confartigianato Trasporti e Presidente del Coordinamento dell’Autotrasporto Unatras, esprime forte preoccupazione per la mancata comunicazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, sulle agevolazioni per gli autotrasportatori riguardanti la deduzione forfetaria di spese non documentate. “Si tratta – afferma Genedani – di un ritardo inaccettabile. Dopo che nei mesi scorsi i rappresentanti del Governo hanno garantito misure fondamentali per lo sviluppo dell’autotrasporto, ora scopriamo che non possono essere fruite perché il Ministero dell’Economia non dà il via libera”. “Sollecitiamo l’intervento
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