Con un numero medio di 4.675 rapporti di lavoro nel 2015, il Nord-Est registra la più elevata propensione delle imprese artigiane ad attivare apprendistati di tipo duale in collaborazione con le scuole professionali ed i CFP. Proprio con l’obiettivo di favorire ulteriormente la transizione dei giovani verso il mercato del lavoro abbassandone l’età del primo impiego valorizzando la dimensione educativa del lavoro e dell’impresa, la Regione del Veneto, prima in Italia, ha dato avvio ad una sperimentazione volta ad irrobustire il sistema di istruzione e formazione professionale che in Veneto conta oltre 22 mila iscritti ed il tasso più elevato di successo formativo.
“La Confartigianato del Veneto – spiega Tiziana Chiorboli, Presidente di Confartigianato benessere del Veneto, una dei mestieri più coinvolti -, in qualità di partner della sperimentazione, ha coinvolto gli imprenditori delle diverse categorie nei tavoli di confronto con la Regione e ANPAL per verificare l’adeguatezza dei percorsi di formazione duale dei CFP e gli strumenti volti a facilitare la costruzione dei piani formativi”. “Nel mio caso – prosegue-, riconoscendo l’importanza di aprire le porte dei negozi e delle imprese ai giovani studenti, ho auspicato il rafforzamento di una collaborazione, già importante, con il sistema scolastico e formativo. Favorire il dialogo con le imprese, creando momenti di confronto e di reale collaborazione con i CFP, è importante per riallineare domanda e offerta di lavoro e costruire un’offerta formativa coordinata e coerente con i fabbisogni del tessuto produttivo. In questa prospettiva riconoscere il ruolo formativo delle imprese artigiane, riconoscendone la capacità formativa, costituisce un traguardo importante non solo per valorizzare il loro contributo nel diffondere la dimensione educativa del lavoro ma anche per costruire il futuro dei nostri territori, partendo da i giovani e dalle loro competenze”.
