Tra poche settimane i cittadini di 5 Comuni della Riviera del Brenta cioè Dolo, Campolongo, Vigonovo, Fiesso e Fossò saranno chiamati a votare il rinnovo del Consiglio comunale e ad eleggere il primo cittadino. Si tratta di una scadenza importante che giunge in un momento di estrema difficoltà del paese, dopo 2 anni di effetti devastanti della crisi pandemica con terribili lutti e sull’economia anche del nostro comprensorio. Sulla questione interviene Luca Vanzan presidente dell’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” che invita i candidati ad un confronto anche diretto, con l’Associazione. La Riviera del Brenta infatti conta circa 10.000 imprese iscritte alla Cciaa di Venezia e, di queste, circa 3.000 sono artigiane.
“La solidità e la tenuta di un territorio – spiega Vanzan – e la sua coesione sociale, dipendono sempre più dalle politiche nazionali ed europee, si pensi al Recovery Fund sulle quali, tuttavia, possono inserirsi e svilupparsi, anche le scelte di indirizzo che una amministrazione locale può imprimere. Ciò è ancor più vero quando si tratta di micro imprese, di artigianato di attività commerciali, di servizi turistici, di strutture ricettive e di commercio. Un patrimonio economico e sociale che trova, nella maggior parte dei casi, la propria fonte di alimentazione nell’economia locale. L’Associazione è in grado di analizzare e fornire dati utili agli enti locali, sull’andamento dell’economia legata alle medie e piccole imprese”. Circa i due terzi del totale delle imprese artigiane sono imprese individuali, piccole imprese che hanno pagato pesantemente la crisi pandemica. È così soprattutto per quelle inerenti i servizi alla persona e con negozi. A causa delle chiusure collegate al contenimento del Covid 19, c’è stato un calo verticale dei fatturati. “In questo quadro generale – spiega Vanzan – le misure introdotte dal Governo ad esempio sul bonus 110% legato al comparto casa, hanno dato segnali positivi ma che non possono bastare.
Apprezzabili sono anche tutte le iniziative locali lanciate per rivitalizzare i centri e i negozi rimasti chiusi o limitati nell’attività per per troppi mesi”.
“Da qui – continua Vanzan – nasce la necessità di un confronto anche sui temi delle procedure legate alle gare d’appalto o porzioni di servizi pubblici. E poi il tema della salvaguardia del territorio e dello sviluppo sostenibile. Va affrontato poi con gli enti locali il tema della difficoltà di reperimenti di manodopera sul territorio. E’ carente spesso quella specializzata, essenziale al funzionamento delle aziende. E’ importante poi trovare delle soluzioni al tema della viabilità, sempre più caotica con molteplici punti di criticità e affrontare insieme la questione della Brentana. Serve concertazione massima sulle politiche turistiche e delle iniziative culturali, non sempre e solo come estensione di una più ampia programmazione che Venezia offre, ma costruire una propria autonoma idea di turismo d’arte e di territorio”.
E poi: “la Riviera potrebbe beneficiare qualora avessimo un luogo definito e visibile destinato agli appuntamenti fieristici nei quali promuovere, con i giusti strumenti e nei circuiti specialistici, le eccellenze artigiane”. Un appello ai candidati sindaci va anche sul versante della legalità. “Continuiamo a registrare e lo abbiamo registrato durante la pandemia, pure quando si era in zona rossa o lockdown – conclude Vanzan – una forte presenza di attività grigie e di concorrenza sleale su molti settori artigiani. Si pensi ed esempio al comparto benessere. Ci sono poi dopolavoristi che non di rado, nei garage di casa allestiscono piccole autofficine senza alcuna regola e, aggiungiamo, senza alcuna sicurezza. Su questi punti vorremmo amministrazioni meno tolleranti e più determinate”.